Coronavirus, ecco cosa cambierà per i viaggi

Il coronavirus ha stravolto la nostra quotidianità e il modo di viaggiare. Ecco le novità per chi farà una vacanza o si muoverà per motivi di lavoro.

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Il 2020 è un anno difficile, sopratutto per il turismo, tra i settori maggiormente colpiti dall’emergenza ed ancora oggi la crisi è lontana dall’essere risolta. Le frontiere di molti stati sono stata riaperte, ma alcune nazioni sono ancora duramente colpite dal coronavirus.

In quelle, invece, dove la situazione sta tornado lentamente alla normalità ci sono regole, come l’obbligo della mascherina e il distanziamento sociale, che devono essere rispettate. Diversi possono essere i cambiamenti che i viaggiatori devono aspettarsi a breve e lungo termine. Ecco quali sono secondo il sito Caribbean news digital.

Parchi e musei

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Parchi a tema, musei e monumenti sono luoghi dove si concentrano grandi folle. Nel prossimo futuro non sarà così. Gli operatori di alcuni dei più grandi parchi a tema del mondo hanno spiegato che per accedere ai siti, i visitatori dovranno sottoporsi a controllo della temperatura ed indossare mascherine.

Inoltre, file e posti saranno ricollocati per consentire il distanziamento sociale mentre tutte le interazioni, se non evitate, dovranno almeno essere svolte da lontano. Per quanto riguarda i musei, gli ingressi saranno limitati e bisognerà sempre indossare la mascherina.

Viaggiare in aereo

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Le compagnie aeree hanno continuato a operare durante la pandemia di coronavirus, sebbene in numero drasticamente ridotto. Inizialmente si parlava di far volare i velivoli solo con pochi posti occupati, ma ciò avrebbe provocato un danno economico alle compagnie non sopportabile nel lungo periodo.

Ora a passeggeri e ai dipendenti è chiesto di indossare mascherine. Inoltre è previsto lo stop al servizio di alimenti e bevande durante i voli. Alcune compagnie hanno iniziato a chiedere ai viaggiatori di compilare questionari sulla salute.

L’International Civil Aviation Organization, un’agenzia delle Nazioni Unite, ha recentemente pubblicato una guida che include molti dei cambiamenti che sono già in corso. Tra le indicazioni vi sono quelle di limitare l’accesso ai servizi igienici e incoraggiare i passeggeri a trasportare solo i bagagli che si adattano ai loro posti. Previste novità anche negli aeroporti.

Turismo nazionale

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Secondo gli esperti, anche per evitare possibili contrattempi, molti preferiranno volare verso mete non troppo lontane. Il sito di comparazione delle assicurazioni di viaggio Squaremouth spiega che, dalle polizze acquistate attraverso il sito tra l’1 aprile e il 10 maggio dai cittadini europei è emerso che i viaggi nazionali rappresentano il 48% degli spostamenti estivi previsti, in aumento rispetto al 15% dell’anno scorso.

Il sito di prenotazione Travelocity ha notato che la maggior parte delle prenotazioni di hotel si trova a 100 miglia da dove vivono i viaggiatori. Per creare coerenza tra le compagnie di viaggio negli Stati Uniti, il mese scorso l’associazione ha pubblicato una serie di linee guida che chiedono, tre altre cose, il rinnovo degli spazi pubblici per consentire la distanza fisica, l’installazione di barriere, il passaggio verso la tecnologia senza contatto.

Viaggi internazionali

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Mentre le compagnie aeree possono far pagare i passeggeri per tutto, dalla scelta del posto al check-in in una valigia, la deregolamentazione ha ridotto il costo per miglio di volo rendendo i viaggi internazionali più accessibili che mai.

Una buona notizia che, però, deve fare i conti con l’attuale situazione. Infatti, a causa del minor numero di viaggiatori che voleranno all’estero, i biglietti verso destinazioni internazionali potrebbero costare molto di più.

Gli effetti negativi si riverseranno anche su altri settori come quello alberghiero e della ristorazione che, potendo contare su meno ospiti, potrebbero aumentare i loro prezzi per compensare i costi. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), la diminuzione del turismo internazionale durante il resto del 2020 potrebbe tradursi in una perdita di reddito per l’industria compresa tra 910.000 e 1,2 trilioni di dollari.

Crociere

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Le navi da crociera non torneranno a solcare il mare come una volta, almeno per ancora molto tempo. Quando lo faranno, dovranno fare i conti con la necessità di ospitare a bordo meno passeggeri. La misurazione della temperatura, sebbene non in grado di individuare gli asintomatici, diverrà probabilmente la norma.

Gli itinerari potrebbero essere modificati per un certo periodo. Norwegian Cruise Line ha recentemente reso pubblico che sostituirà i filtri dell’aria presenti sulle proprie navi con quelli che chiama filtri dell’aria di livello medico.

Tra le altre novità ci saranno i controlli di temperatura senza contatto, buffet self service, tempi di imbarco scaglionati, una pulizia ancora più accurata e minori presenze di passeggeri sugli autobus per le escursioni. Se il 2020 è stato e quasi sicuramente continuerà ad essere un anno disastroso per il settore, i dirigenti delle compagnie di navigazione sono più ottimisti per il 2021, tanto che dichiarano che ci sarà una ripresa.

Affitti case private

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Durante la pandemia, molte aziende e i loro dipendenti hanno svolto il lavoro a distanza. Nonostante la fase più acuta dell’emergenza sia passata, lo smart working è ormai una tendenza che si è consolidata e che influisce anche sui viaggi di lavoro.

Ad aprile, Airbnb ha aggiunto una nuova funzionalità alla sua home page: soggiorni mensili, un’area nata per soddisfare l’interesse crescente nei viaggi a lungo termine. La tendenza dei viaggi a lungo termine è più vantaggiosa per gli affitti di case che per gli hotel, in quanto offrono ai viaggiatori un soggiorno più confortevole ad un prezzo più conveniente.

Un altro grande cambiamento nel mercato degli affitti per vacanze dall’inizio della pandemia è stata una revisione dei protocolli di pulizia. La valutazione con le stelle della pulizia di una struttura in una recensione di Airbnb ora è tenuta in grande considerazione dai viaggiatori.

Ristoranti

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Molti ristoranti e bar non potranno riaprire le porte. La banca d’investimento Ubs ha previsto in aprile che fino a uno su cinque ristoranti negli Stati Uniti potrebbero chiudere definitivamente.

Un locale che chiude, oltre ad una perdita per la comunità locale, significa licenziamenti e aumento della disoccupazione. Il recupero del turismo svolgerà anche un ruolo nel recupero dei ristoranti e bar. La domanda che ci si pone: il panorama dei ristoranti indipendenti rimarrà vibrante o sarà dominato da catene che potrebbero permettersi di resistere a questa tempesta? Quesito a cui nessuno al momento sa dare una risposta.

Hotel

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Negli hotel il servizio che oggi interessa maggiormente agli ospiti è quello della pulizia. Gli esperti affermano che queste strutture hanno un equilibrio difficile da raggiungere; infatti, pur dando la priorità alla salute e alla sicurezza, dovrebbero far sentire i visitatori a loro agio e a casa. Gli ospiti devono vedere una pulizia più frequente, disinfettanti per le mani, promemoria di distanza e corridoi riconfigurati per creare più spazio.

Allo stesso modo, gli hotel dovrebbero organizzarsi per limitare ogni contatto. Per questo, le strutture incoraggiano le persone a registrarsi online e utilizzare i loro telefoni come chiavi della stanza.

Gli addetti alla pulizia non devono entrare nelle stanze durante il soggiorno a meno che non venga loro richiesto di farlo o ottenere l’approvazione degli ospiti. Gli hotel, inoltre, dovrebbero adattarsi ai tempi utilizzando lo spazio esterno in modo più creativo, rimuovendo oggetti sfusi come menu, articoli da minibar e penne dalle camere.

Dovrebbero allo stesso tempo mettere a disposizione degli ospiti attrezzature per l’allenamento, permettendo magari agli ospiti di riservare tempo in palestra privata. Il servizio in camera sarà del tipo knock-and-drop mentre i ristoranti dovrebbero offrire più opzioni di take away.

Eventi

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Non è ancora chiaro quale sarà il futuro di conferenze, fiere, concerti e festival. Eventi ben accolti come SXSW, il Festival del cinema di Cannes e le Olimpiadi estive del 2020 sono stati cancellati o rinviati. Tali appuntamenti potrebbero essere più brevi: un giorno anziché diversi, con sessioni della durata non superiore a trenta minuti.

La partecipazione del pubblico sarà limitata in modo che ci sia abbastanza spazio per tenere le persone separate nelle sale riunioni. Tutte queste condizioni, però, potrebbero rendere gli eventi tradizionali troppo costosi per l’esecuzione.

Particolarmente difficile la questione legata a festival e gli eventi all’aperto. Molti Stati hanno limitato il numero di persone che possono riunirsi e imposto regole sul distanziamento sociale; quindi concerti, sfilate e gare sportive sarebbero troppo difficili da organizzare in queste condizioni.

Qualche regola da rispettare in più ci permetterà, speriamo già prima della fine dell’anno, di tornare presto alla normalità.

Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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