Coronavirus: ecco cosa cambierà negli hotel

Diverse le novità negli hotel per fronteggiare l’epidemia di coronavirus.

La Reception dell’Hotel Le Vecchie Cantine

L’emergenza sanitaria sta modificando il nostro stile di vita, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Anche il settore turistico sta risentendo pesantemente dell’avanzata del coronavirus. Dopo la chiusura delle frontiere, provvedimento adottato da numerosi Paesi, si inizia a vedere un piccolo barlume di normalità. Nelle ultime settimane, infatti, le restrizioni sono state allentate un po’ ovunque. Le compagnie aree, anche se con la massima cautela, sarebbero pronte a riprendere i collegamenti.

La prossima estate chi avrà la fortuna di poter andare in vacanza non solo dovrà rispettare alcune regole per il contenimento del coronavirus, ma vedrà cambiamenti, anche significativi, adottati dai mezzi di trasporto e dalle strutture alberghiere. La Hotel and Lodging Association of America (AHLA) ha pubblicato nuove linee guida sulla sicurezza e la pulizia per il settore dell’ospitalità.

Le principali catene alberghiere, tra cui Marriott, Hilton, Wyndham, Hyatt e Walt Disney Parks and Resorts, si sono impegnate a rispettare l’iniziativa Safe Stay, creata dal Safety Advisory Council di AHLA in collaborazione con esperti di Salute pubblica, scienziati e medici, per garantire la massima sicurezza ai propri ospiti. Nel soggiorno tradizionale in un hotel ci saranno diversi cambiamenti come la pulizia giornaliera, la colazione a buffet ed il parcheggio custodito.

Il nuovo check-in

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AHLA incoraggia i processi di registrazione e pagamento senza contatto, ovviamente quando possibile. Molti hotel, come Hilton, dispongono di una propria app per smartphone che consente di registrarsi ed accedere alla propria camera, nonché da palestre e qualsiasi altra area cui si accede normalmente con una chiave magnetica, senza interagire con un’altra persona.

La pulizia delle camere

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Secondo le nuove linee guida AHLA, il servizio di pulizia non deve entrare nella stanza a meno che l’ospite non lo richieda espressamente. Per questo, la frequenza dell’igienizzazione della camera durante il soggiorno di un ospite può essere modificata in base alle esigenze della persona che la occupa. Una volta liberate le stanze, in funzione anti-coronavirus ci sarà un attento lavoro di disinfezione di oggetti comunemente usati o toccati, superfici non porose come telecomandi e maniglie per doccia, così anche interruttori della luce e via dicendo.

Servizio in camera e buffet

Anche in questo caso è stata trovata una soluzione per ridurre i contatti tra persone: il servizio in camera verrà fornito in una borsa che rimane sulla porta della stanza; in alternativa, potrebbe essere fatto da un impiegato dell’hotel vestito con tute protettive. Il servizio a buffet dovrebbe essere limitato o, in determinati casi, anche sospeso . Se un hotel decide di continuare a offrire tale servizio, il cibo deve essere servito da un dipendente con le protezioni del caso. Inoltre le barriere per evitare il contagio devono essere posizionate in tutte le postazioni di alimenti e condimenti. La quantità di posate, tovaglioli e bicchieri posizionati sui tavoli dovrebbe essere limitata per consentire un’adeguata disinfezione.

Servizio parcheggio

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Se l’hotel dispone di un servizio di parcheggio, il personale addetto deve disinfettare con accuratezza tutti i punti di contatto all’interno del veicolo. Agli ospiti, comunque, verrà chiesto di parcheggiare i loro veicoli autonomamente.

Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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