Rovigo, piccola ma sorprendente

Oltre alle celebrate Dolomiti, alla laguna di Venezia, l’Arena di Verona, e numerose altre mete turistiche di grande valore, in Veneto c’è un’altra città troppo spesso sottovalutata: Rovigo. Ed è un vero peccato, perché è un piccolo scrigno che conserva bellezze degne di essere svelate. Basta una passeggiata in città e dintorni per scoprire le principali.

Testo di Stefano Ghetti foto di Lucio Rossi

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Piazza Garibaldi al crepuscolo, Rovigo ©Lucio Rossi

Una passeggiata nel centro storico rende subito evidente che Rovigo è una cittadina che merita di essere visitata: il patrimonio architettonico, culturale e artistico di questa città aspetta solo di essere conosciuto e ammirato. Già le fortificazioni medievali, all’interno dei Giardini Pubblici, sono spettacolari, con la Torre Donà e la Torre Grimani, sorelle che si innalzano da Piazza Matteotti, a testimonianza dell’antico castello.

Il centro di Rovigo: Piazza Vittorio Emanuele

Proseguendo su Corso del Popolo, salutati da Palazzo Angeli, sede rodigina della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, e poco più in là dalla Pescheria Nuova, sede comunale di convegni e mostre, si giunge in Piazza Vittorio Emanuele, il cuore della città: sia per la sua posizione, sia per i palazzi che vi si affacciano, e che costituiscono il fulcro dell’architettura, tipicamente veneta, e dell’arte di Rovigo.

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Palazzo Roverella, Rovigo ©Lucio Rossi

Palazzo Roverella, che prende il nome dal Cardinale che lo commissionò nel 1474, colpisce per la sua armoniosa bicromia: in basso le colonne e il porticato in marmo bianco, e sopra la facciata in mattone rosso.

All’interno ospita una sezione archeologica che presenta i reperti più significativi, inclusa la mummia Meryt, tra i 500 che costituiscono la collezione Valsè Pantellini, dedicata all’epoca egizia. Sempre al piano nobile, si ammira una selezione di 50 opere della ricca Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi (oltre 400 dipinti arte veneta) e del Seminario Vescovile: capolavori di Tiepolo, Bellini, Palma il Vecchio, Piazzetta e molti altri.

Ma Palazzo Roverella è, dal 2006, anche sede prestigiosa di mostre d’arte temporanee di grandissimo successo, come l’ultima inaugurata lo scorso 19 settembre e dedicata a Mark Chagall.

A fianco troviamo il cinquecentesco Palazzo Roncale, anch’esso custode di opere artistiche e sede di convegni e mostre d’arte, come quella attuale, allestita in occasione dell’anniversario dei 700 anni dalla morte del sommo Poeta “La Quercia di Dante”.  Queste mostre e gli eventi correlati sono purtroppo ora bloccati dalle norme a fronte dell’emergenza sanitaria, ma speriamo in un 2021 migliore (si sta lavorando per prorogare la data di chiusura).

Piazza Garibaldi, il salotto cittadino

Dall’altra parte della Piazza, lasciandosi a destra la colonna di San Marco (che testimonia la passata appartenenza alla Repubblica di Venezia) e imboccando per pochi metri via Maddalena Umberto, si apre Piazza Garibaldi, con al centro un monumento equestre in bronzo, opera di Ettore Ferrari, dedicato all’eroe dei Due Mondi.

Una foto aerea di Piazza Garibaldi a Rovigo, si nota la volta a botte dell’edificio della Camera di Commercio ©Lucio Rossi

Accanto allo storico Caffè della Borsa (oggi Thun Cafè) si innalza il Palazzo della Camera di Commercio Venezia-Rovigo, all’interno del quale si trova lo scenografico Salone del Grano, ricoperto da una monumentale volta a botte interamente vetrata, oggi tra le location per eventi più suggestive della città.

Proseguendo incontriamo il Teatro Sociale: una testimonianza architettonica di quanto tutto il Polesine sia una terra di grande musica e grande teatro. Quello di Rovigo è stato riconosciuto “Teatro di tradizione italiano” nel 1967 ed è attivo da oltre due secoli. Il programma di opera e prosa è vivace come quello dei teatri di Adria, Lendinara e Badia Polesine.

Il tempio della Rotonda

Continuando su via Silvestri e poi sull’ariosa e verde Piazza XX Settembre, il Tempio della Beata Vergine del Soccorso, detta La Rotonda colpisce l’occhio con la sua perfezione geometrica: a pianta ottagonale, non può fare a meno di ricordare le ville palladiane; infatti fu realizzato da Francesco Zamberlan, allievo del Palladio.

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Tempio della Beata Vergine del Soccorso detta la “Rotonda”, Rovigo ©Lucio Rossi

All’esterno, essenziale e geometrico, si contrappone l’interno interamente coperto da grandi teleri: un doppio ciclo pittorico seicentesco composto da 33 grandi tele che celebrano i Podestà, le storie di Maria, la Passione di Gesù e un altare imponente che contiene l’effige della Madonna del Soccorso.

Il Museo dei Grandi Fiumi

Camminando verso la zona sud di Rovigo si scopre un altro patrimonio storico del Polesine: il Museo dei Grandi Fiumi, all’interno del Monastero degli Olivetani (del XIII sec), che espone e valorizza il patrimonio archeologico, culturale, ambientale del Polesine.

Museo dei Grandi Fiumi, Rovigo
Museo dei Grandi Fiumi, Rovigo ©Lucio Rossi

Il percorso espositivo è diviso in 5 sezioni: Età del Bronzo, del Ferro, Romana, Medievale e Rinascimentale e presentano i reperti richiamando altre realtà insediative italiane ed europee.

Il museo, infatti, evidenzia la storia antica che lega le civiltà sviluppatesi lungo i fiumi, come quelli più importanti d’Italia: il Po e l’Adige. Anche i più piccoli possono divertirsi lungo l’esposizione, nella sala didattica attrezzata con modelli in scala e pannelli esplicativi.

I dintorni di Rovigo

Questo museo apre la strada verso i dintorni di Rovigo, altrettanto pieni di arte, storia e cultura.

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La straordinaria raccolta di vetri di epoca romana del Museo di Adria, Rovigo ©Lucio Rossi

A partire dal Museo Archeologico Nazionale di Adria che illustra la straordinaria storia di un territorio che ha rappresentato nell’antichità lo snodo dei rapporti tra mondo mediterraneo, Italia settentrionale e cultura centro europea.

Si scopre la storia di Adria, antico porto etrusco, proprio attraverso ceramiche attiche, bronzi e gioielli etruschi e una straordinaria raccolta di vetri di epoca romana famosi a livello internazionale.

Ad ovest di Rovigo lungo la direttrice per Verona, un altro sito da non perdere è il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine, all’interno della splendida cornice della palladiana Villa Badoer, patrimonio UNESCO, che custodisce i ritrovamenti di 40 anni di ricerche condotte nel Medio Polesine, con particolare attenzione all’abitato di Frattesina (antichissimo villaggio sorto oltre 3000 anni fa!).

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Fratta Polesine (RO), Villa Badoèr, detta La Badoèra, e Villa Grimani Molin Avezzù, Veneto,

Fratta Polesine presenta molte attrazioni artistiche che meritano di essere scoperte come Villa Grimani-Molin-Avezzù  che ogni anno diventa setting di “Fratta Carbonara”, rievocazione storica degli eventi che contribuirono a scrivere un importante capitolo del Risorgimento italiano.

Come dimostra anche una visita a Casa Museo Giacomo Matteotti, dal 2004 Monumento Nazionale, casa natale di uno dei protagonisti della politica italiana del ‘900, assassinato nel 1924, oggi museo capace di richiamare l’attenzione del visitatore sui molteplici aspetti della figura di Matteotti e sull’ambiente in cui visse.

Badia Polesine la splendida Abbazia della Vangadizza
Badia Polesine (RO), Abbazia della Vangadizza, Veneto,

Questo primo tour (non meno di 3 giorni pieni) può concludersi visitando a Lendinara il Santuario della Beata Vergine del Pilastrello, Palazzo Boldrin sede della Biblioteca e del museo del Risorgimento  e Villa Dolfin-Merchiori e a Badia Polesine la splendida Abbazia della Vangadizza con il suggestivo chiostro, teatro di diverse iniziative, il Teatro Balzàn che si fregia del titolo “piccola Fenice” e la Collezione Balzàn, ubicata al Ridotto del teatro, che raccoglie 49 opere di 26 pittori italiani tra ottocento e novecento.

Rovigo: una “piccola destinazione” sorprendente

Per concludere, ci vengono in aiuto le parole di Cristina Regazzo, direttore di Rovigo Convention & Visitors Bureau, che abbiamo incontrato nel corso della nostra visita. A lei abbiamo chiesto: Perché visitare Rovigo e la sua provincia?

Fiume Adige, Rovigo, Veneto
Fiume Adige, Rovigo, Veneto, Italy

Rovigo è “Terra tra due fiumi, Adige e Po”, capaci di generare una terra fertile dove piccoli borghi, abitati da genti miti, e paesaggi rurali molto suggestivi, hanno affascinato negli anni grandi registi del cinema italiano come Rossellini, Antonioni, Avati, Mazzacurati.

Una terra da scegliere per scoprire un patrimonio artistico e culturale diffuso e insospettabile, che si svela pian piano agli occhi del viaggiatore curioso e amante delle destinazioni meno affollate.

Basti pensare che Rovigo e Adria sono anche sedi di due Conservatori Musicali: Venezze e Buzzolla che attirano ogni anno studenti da tutto il mondo che decidono di perfezionare i loro studi in Polesine, grazie a più di un secolo di storia di formazione musicale.

Nondimeno il distretto artigianale della giostra (non tutti sanno che i fuochi d’artificio della festa del Redentore a Venezia sono “made in Polesine”), il distretto ortofrutticolo di Lusia e Rosolina, il distretto ittico di Scardovari sono drivers importanti dell’economia locale 

Insomma: una “piccola Mesopotamia” che trova il suo vertice di bellezza nel paesaggio che disegna il corso del Grande fiume Po fino al suo Delta, un ventaglio di terra e acqua che si dilata e sfuma nell’abbraccio col mare Adriatico, dal 2015 anch’esso area Mab Unesco.

Infoutili

Informazioni: per informazioni sulla città di Rovigo e il Polesine ci si può rivolgere a Rovigo Convention & Visitors Bureau  mail info@rovigoconventionbureau.com   tel. 0425403535

Dove mangiare a Rovigo:

Osteria Ai Trani, nel centro città, sotto i portici di via Cavour, tel. 042525109  

Tavernetta da Dante, locale storico da 3 generazioni a due passi dalla Torre Pighin, tel. 042526386

Ristorante Alicanto: ottimo pesce ben lavorato e servito, tel. 0425421008

Dove mangiare a Lusia

Trattoria Al Ponte: storica trattoria a 5 minuti di strada da Rovigo, prodotti di stagione tipici e locali tel. 0425669890

La Nespola: specialità a base di pesce fresco, tel. 0425667778

Dove mangiare a Badia Polesine

Emporio Borsari: un locale di respiro internazionale dalle colazioni all’aperitivo, passando per il light lunch tel. 0425596215

Osteria del Gallo: creatività e innovazione accanto a tradizione e stagionalità dei prodotti, tel. 0425594760


Dove dormire a Rovigo

Best Western Hotel Cristallo tel. 042530701

Hotel Villa Regina Margherita tel. 0425361540

28 Alla Rotonda tel. 3386064903

Dove dormire a San Martino di Venezze (RO)

Tenuta Castel Venezze tel. 042599667

Corte Carezzabella tel. 0425176157

A Badia Polesine

Park Hotel Le Magnolie  tel. 042551666

Le Clementine Agriturismo tel. 0425597029

Eventi

La “Terra tra due Fiumi” organizza e accoglie festival musicali di lunga data ricordando Delta Blues, Tra Ville e Giardini, Cello City ma anche il più recente contenitore “Maggio Rodigino” dove trovare la letteratura con Rovigoracconta, la filosofia e la riflessione laica del Festival Biblico, la musica di Contaminazioni e il fumetto con Delta Comics. In autunno, la cultura continua ad essere performativa con il teatro di ricerca del Festival Opera Prima e il tocco interdisciplinare (danza, teatro, musica, artevisiva, parola) del Festival Tensioni.

Testo di Stefano Ghetti Foto di Lucio Rossi| Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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