Parigi val bene un museo

Aria fresca, vivace, come una leggera effervescenza che muove la già normalmente movimentata atmosfera parigina. Si sente dappertutto: la vita rinasce con la bella stagione e dopo i mesi cupi del covid. L’atmosfera scintillante, pétillant, per dirla alla francese, si annusa soprattutto nei musei, alcuni nuovi, altri appena riaperti. E’ nei Musei di Parigi in queste sale, in questi palazzi , in questi ateliers che  batte il polso del rinnovamento.

Bourse de Commerce Paris ©photo_Eugenio_Bersani

Parigi, ognuno ha la sua. E ognuno se la tiene ben stretta. E tutti incondizionatamente cercano la strada per diventarne cittadini, non turisti, non visitatori, ma cittadini veri, abitanti che la sanno lunga sullesprit du lieu, lo spirito del luogo, il senso unico e specifico che fa di Parigi, Parigi. Impresa impossibile, tanto vale esserne coscienti.

Però ci si può illudere di averne carpito i segreti, l’eleganza assoluta, la vivacità, la bellezza abbacinante mentre ci si aggira per questi  musei, piccoli, nascosti o invece espressione di assoluta grandeur. Alcuni non sono molto noti, i visitatori sono pochi e gli ambienti parlano di vite artistiche passate, altri sono grandiosi, tripudio d’oro e specchi, ma tutti proprio tutti sono scintillanti concentrati del senso di Parigi.

Un sontuoso palazzo per gli intendenti del re, l’Hôtel de la Marine.

Hotel de la Marine, Place de la Concorde, Paris, France, ©photo_Eugenio_Bersani

Place de la Concorde, spazio vertiginoso, immenso, che concentra edifici grandiosi in pura estetica settecentesca. Sul lato occidentale ne occupa una vasta parte l’Hôtel de la Marine, omologo del lussuoso Hôtel de Crillon.

La grandiosa facciata conserva al suo interno gli appartamenti degli Intendenti, funzionari nazionali di alto livello che selezionavano, curavano e gestivano i mobili della corona. Funzionari di rango, occupavano appartamenti lussuosi, ricchissimi di arredi, opere d’arte, grandi saloni incrostati d’oro ed enormi specchi.

La carica di Intendente ufficiale venne cancellata dalla Rivoluzione e il palazzo passò nelle mani della Marina che qui restò fino al 2015. Il restauro a cura del Centre des Monuments Nationaux, si è concluso da pochi mesi e ha permesso di aprire al pubblico un monumento di eccezionale valore e bellezza.

E’ come se lo splendore del secolo XVIII° fosse tornato in vita: uno scalone d’onore conduce agli appartamenti del piano nobile che occupano tutto il primo piano. Salotti, camere da letto, boudoire, bagni deliziosi degni delle Relazioni Pericolose, sale da pranzo e un enorme salone per i grandi balli dell’epoca.

Hotel de la Marine, Place de la Concorde, Paris, France, ©photo_Eugenio_Bersani

Un incanto. Va visto subito perché tutto splende di luccicante rinnovo e la patina del tempo e le folle ancora non ne hanno offuscato la meraviglia. Notevoli i cortili d’accesso, il più piccolo sormontato da un tetto semiaperto di metallo e arredato con luccicanti lampade d’oro di design contemporaneo. Una felice commistione. Da citare l’elegantissimo Cafè Lapérouse anch’esso luccicoso e pieno d’oro con anche graziosi tavoli in cortile.

www.hotel-de-la-marine.paris/it

La Bourse de Commerce o la rarefazione del lusso

Bourse de Commerce, Paris, France, ©photo_Eugenio_Bersani

Era la Borsa del Commercio dove si tenevano gli scambi commerciali del grano e di altre materie prime, un raro edificio a pianta rotonda coevo della Tour Eiffel e come quest’ultima rinnovato per la grande Esposizione universale. Incastonato tra il Louvre, il Palais Royale e il Centre Pompidour, si trova quindi nel cuore artistico della capitale.

Dal 2021 la Bourse accoglie le collezioni d’arte moderna di François Pinault miliardario e collezionista. L’operazione di restauro genera stupore e rispetto: nella rotonda originale il giapponese Tadeo Ando ha inserito un cilindro di cemento di gusto brutalista che assolutamente ben s’accorda con il grande affresco di 1400 metri quadrati che rappresenta tutti gli aspetti del commercio nei diversi luoghi del mondo e con la cupola in vetro e acciaio  che risale al 1813. Notevolissimo: anche il contenitore è una forma d’arte che contiene arte.

Bourse de Commerce, Paris, France,
Bourse de Commerce, Paris, France, ©photo_Eugenio_Bersani

Spazi grandiosi, immensi che rappresentano da soli il lusso estremo. Le opere e le istallazioni occupano diversi piani, nicchie, saloni sempre immerse in uno spazio vuoto d’altro. Molto immersivo. All’ultimo piano il ristorante stellato dove una graziosa fanciulla blocca i comuni mortali che però possono ammirare la vista della città dall’alto.

www.pinaultcollection.com

Il ‘900 plasmato nel bronzo

Due indirizzi che grondano storia, fascino, carisma. Due ateliers d’artista, due luoghi magici, pieni di vita e d’arte. Due scultori, quasi coevi ma con storie molto differenti e visioni della scultura agli antipodi. Visitarne gli ateliers dove hanno vissuto e lavorato, è come leggere un magnifico trattato di storia dell’arte.

Museo Bourdelle

Paris, France, Musèe Bourdelle,©photo_Eugenio_Bersani

Eccoci nel XV° arrondissement, Montparnasse, appena dietro l’orrida Tour che, come dicono i parigini, è stupenda solo dalle sue terrazze perché da sopra non si vede il suo sgradevole e massiccio profilo. L’atelier di Antoine Bourdelle sta nella piccola rue Bourdelle al n° 18. Freschissimo di riapertura è un indirizzo da segnare come prioritario.

L’edificio è in mattoni rossi a due piani e con elegante doppio loggiato che si apre su un piacevole giardino. In piena città è una boccata d’ossigeno e di pura gioia interiore. Alla pace agreste che si respira si aggiunge il soffio dell’arte: molte opere di monsieur Bourdelle occhieggiano tra i fiori e i cespugli.

Grandi statue bronzee dai volti ineffabili di una classicità nuova ed antichissima ad un tempo. Fanciulle fiere come amazzoni, guerrieri che emanano forza bronzea, busti di donne voluttuose. All’interno poi, 500 opere in marmo, gesso, bronzo e legno.

Paris, France, Musèe Bourdelle,©photo_Eugenio_Bersani

Alcune davvero enormi, colpiscono il cuore e la mente. Intatto lo studio dello scultore dove un sapiente restauro ha mantenuto serramenti, serrature, finestre originali oltre che tutti gli strumenti e il tavolo in legno su cui lavorava. Terminata la visita si può meditare nelle panchine in giardino con il volto al sole o anche prendere un caffè nel nuovo bar al piano superiore. Per un ultimo saluto a questo genio della scultura francese si può andare a visitarne la tomba al vicino cimitero di Montparnasse.

www.bourdelle.paris.fr

Museo Zadkine

Paris, France, Musèe Zadkine,©photo_Eugenio_Bersani

Un altro grandissimo artista, Ossip Zadkine  scultore nato una trentina d’anni dopo Bourdelle ma che come lui ha attraversato nel suo percorso artistico gran parte del secolo breve. Altra storia umana e artistica. Zadkine è un ebreo russo naturalizzato francese e costretto all’esilio negli Usa.

Decisamente una esistenza  più tormentata e sofferta che ha dato vita ad opere contorte, prima cubiste poi di stile autonomo ma assai influenzato dall’arte primitiva africana. Le sue statue grondano domande, sofferenza, a volte dolore. Bellissime. Il Museo è stato la sua abitazione e atelier dal 1928, un’oasi come lo descriveva lo stesso Zadkine.

E un’oasi lo è ancora: siamo nei pressi del Lussemburgo ma non quello attuale perché qui sembra ancora di essere ai primi decenni del ‘900. Una villetta tutta bianca, dalle finestre all’inglese, con un bel bovindo vetrato. E soprattutto con uno spazio verde non grande ma delizioso fitto di alberi- una esile betulla chiara, un pruno fiorito, aiuole verdi e cespugli fronzuti- immersi nel silenzio di un tempo che fu.

Anche qui tra i rami stanno le opere, busti tormentati, statue contorte dagli arti mozzati e dalle mani protese, come urlanti. L’interno è restato come se Zadkine fosse ancora qui a viverci e le sue opere -300 tra sculture, disegni, acquarelli e belle foto- sono sparse nelle sue stanze. L’atelier vero e proprio è magnifico e conserva gli strumenti e gli oggetti dello scultore che proprio qui, in un breve filmato, ci racconta la sua visione della vita e dell’arte.

Paris, France, Musèe Zadkine, ©photo_Eugenio_Bersani

Una delle sue opere è posizionata ai giardini del Lussemburgo, Omaggio a Paul Eluard, mentre un meraviglioso Prometeo occhieggia in place Saint-Germain-des-Prés; vederne le opere in giro per la città aggiunge un respiro nuovo alla produzione di questo Grande.

www.zadkine.paris.fr

Museo Carnavalet: Parigi che storia!

Paris, France, Musee Carnavalet, ©photo_Eugenio_Bersani

Se c’è un cuore vivo in questa città ebbene pulsa al Marais, l’antico quartiere ebraico oggi ostaggio di marchi modaioli che però non ne hanno involgarito il fascino e il mistero che ancora aleggiano in questi vicoli tortuosi.  Magioni in pietra chiara e dai tetti arcuati in lastre di nera ardesia: il cuore è qui e la storia della città è raccontata in uno di questi palazzi, anzi due, l’Hôtel Carnavalet   e l’Hôtel Le Peletier, due grandiose residenze nobiliari del XVI° e XVII° secolo.

Già poter accedere a questi Hôtel particulières è una gioia per gli occhi, inoltre in queste sale si racconta la storia di Parigi , dei personaggi e degli eventi dall’origine alla contemporaneità. Anche il Carnavalet è stato oggetto di rinnovamento ed è stato riaperto  a maggio del 2021.

Era un luogo un pochino polveroso e invecchiato, ma ha subito una bella rispolverata divenendo una meta assai gradevole. Oltre tutto gratuita. Molto interessante la parte riservata alla Rivoluzione e all’Età napoleonica. Vista l’estensione delle raccolte-600.000 opere-, è bene decidere quale parte si vuole visitare per non finire esausti.

www.carnavalet.paris.fr

Informazioni utili

Paris Musèe è l’organizzazione che unisce moltissimi musei di Parigi. Permette l’accesso a tutti i musei associati con una carta di abbonamento annuale  dal costo di 20€ per i giovani da 18 a 26 anni, da 40€ per gli adulti e da 60€ per un adulto che va a uno dei musei associati con una persona a sua scelta.

www.parismusees.paris.fr/fr

Sito ufficiale del turismo francese

france.fr/it

©photo_Eugenio_Bersani

Come arrivare

Treno:

La compagnia francese  SNFC collega in 7 ore Milano Porta Garibaldi alla Gare de Lyon di Parigi a partire d 49€

FS parte da Milano Centrale col Frecciarossa e arriva in circa 7 ore alla Gare de Lyon. Prezzo medio 79€

Aereo:

Innumerevoli i voli diretti su Parigi gestiti da moltissime compagnie: Vueling (da 65€), Ryanair (da 70€), Easyjet (da 87€), AirFrance (da 157€) ITA (da 207€)

Dove dormire:

Per dormire a Parigi oltre ai soliti Booking e Airbnb, si può cercare anche su Chambres-Hotes.fr

Dove mangiare:

Paul a Parigi è un’istituzione. Nato come boulangerie nel 1889 si è trasformato in una catena di ristoranti a prezzo accessibile ma di buona qualità con prodotti serviti sempre freschi.

Ci sono varie sedi in città, ma quella storica si trova in Rue du Buci angolo Rue De Seine al 77.

Musei:

Musée Bourdelle 18, rue Antoine Bourdelle, 75015 Paris bourdelle.paris.fr/

Hôtel de la Marine 2, Place de la Concorde 75008 hotel-de-la-marine.paris/

Musèe Zadkine 100 bis, rue d’Assas 75006 Paris zadkine.paris.fr/

Musèe Carnavalet 23, rue de Sévigné 75003 Paris carnavalet.paris.fr

Bourse de Commerce 2 rue de Viarmes, 75001 Paris pinaultcollection.com/fr/boursedecommerce

Testo di Lucia Giglio Foto di Eugenio Bersani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com