Marocco delle meraviglie

Atterro a Marrakech e già mi pervade l’odore dell’Africa. È maggio e fa caldo, c’è anche un po’ di vento. Entro nell’aeroporto: è pulitissimo e decorato con mosaici, cambio un po’ di Euro in Dirham, nessuna commissione. Fuori mi aspetta l’autista che mi porterà al Riad, nella Medina, giusto a 10 minuti dalla splendida piazza Jemaa el Fna. Ed è lì che voglio subito andare, sono impaziente… ed infatti mi si apre davanti in tutto il suo splendore….è bellissima. Mi infilo in un ristorantino senza pretese, tovagliette di carta, posate non perfettamente pulite, ma il cous-cous che mi viene servito e’ buonissimo. Ho appuntamento con Hassam, un ragazzo che ha vissuto tanti anni in Italia, visita alle tombe Saadiane, mi spiega un po’ anche i fondamenti dell’Islam, le tombe sono chiare, tutte senza nome e tutte rivolte verso la Mecca, a seguire la Medersa Ben Youssef, splendidamente decorata. Ora mi porta nel suk, mi mostra gli artigiani che lavorano il ferro, cesellature finissime, vien voglia di compare tutto. Si è fatta sera, la Piazza mi chiama. Tramonto sulla terrazza di un caffè è un fondersi di colori, il rosa con l’azzurro, il Minareto della Kotubia si staglia all’orizzonte. Scendo. Sono pronta a buttarmi nella varia e vasta umanità della sera: i proprietari ti chiamano per sederti a mangiare nelle loro bancarelle, le ragazze per l’hennè, i cantastorie, l’incantatore di serpenti, i ragazzini con le scimmiette, il vecchietto che vende rimedi naturali contro ogni problema fisico, si balla e si canta.

E’ bello trovarsi in mezzo a tutto questo. Mi siedo per cenare, a fianco di una mamma e di un bimbo marocchino, gli sorrido, mi sento parte di questa vita… chiedo del cous cous e del pesce fritto. Bevo dell’acqua in bottiglia, i bicchieri vengono lavati alla buona in un catino, meglio evitare di usarli. Mi danno anche del pane. Cena buona, spendo l’equivalente di pochi euro. Vado a dormire, domattina Hassam mi accompagna a Essaouira, vado a vedere l’oceano. Partenza presto, ci vogliono un paio d’ore per arrivare, e poi dobbiamo fermarci alla Cooperativa Afous, voglio assolutamente comprare l’olio di Argan. Hassam mi indica i primi i alberi di Argan e….sorpresa, le capre sono sui rami! Si arrampicano per mangiare le bacche, ci fermiamo, foto assolutamente da non perdere! Arriviamo alla Cooperativa, tutto ben organizzato, spiegazioni su cos’e’ e come si usa l’olio di Argan,; spendo lì la gran parte dei miei dirham. Arriviamo ad Essaouira, altro fascino ed altro tuffo al cuore, e’ bellissima. Ha una fortezza affacciata sull’oceano, giro per il suk, faccio acquisti anche lì. Pranzo in un ristorantino un po’ nascosto in una piazzetta, sardine alla griglia, cous cous di pesce, ottimo. Voglio andare in spiaggia, mi sdraio un po’, si sta bene al sole di maggio anche se tira un po’ di vento.

Vado a visitare il porto, la flotta dei pescherecci è spettacolare, credo una delle più grandi del Marocco, faccio un giro al mercato del pesce, Hassam vuol far acquisti che cucinera’ stasera nel forno comune del suo quartiere nella Medina; mi spiega che esistono ancora e sono tuttora utilizzati, paghi pochi Dirham porti la tua pentola e quando la pietanza e’ cotta ti riportano tutto a casa ben caldo! Riprendiamo la strada per Marrakech, saluto l’affascinate Essaouira.

Mi aspetta la Piazza, cambio bancarella per cenare, vado alla 81, simpatici, cordiali mi vengono dati bicchieri e tovaglioli di carta, e’ una bancarella “di lusso”. Sveglia presto, colazione varia, sostanziosa e molto buona sulla terrazza del Riad Nesma, mi volano sopra la testa un paio di cicogne, maestose. Giro nel suk per ultimi acquisti, veloce perche’ alle 13 ho un appuntamento, non volevo lasciare Marrakech senza provare l’Hammam… ho prenotato a Les Bain de Marrakech, tramite il loro sito. E’ un esperienza da non perdere…..scelgo il trattamento tradizionale con bagno di vapore naturale, sapone nero e scrub energico. Relax con the alla menta e per chiudere 50 minuti di un massaggio rilassante con asciugamani caldi; il miglior massaggio che abbia mai fatto.

Esco che sono una “donna nuova”. Devo andare in Piazza, il mio saluto a Marrakech avverrà lì. Tornerò, Inshallah.

Testo e foto di Cristina Colombo

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