All’interno della suggestiva cornice di Palazzo Pallavicini Rospigliosi al Quirinale si cela uno dei luoghi più raffinati e preziosi del Seicento italiano, il Casino dell’Aurora. Il nome si riferisce al suo gioiello: il grande affresco che troneggia sul soffitto della stanza centrale del piccolo edificio, realizzato dall’architetto Vanvitelli come Casino di Caccia del cardinale Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V, a cui un tempo apparteneva tutta la tenuta.
L’affresco fu dipinto da Guido Reni tra il 1613 e il 1614 e rappresenta uno dei temi cari alla pittura del tempo: su di un carro trainato da quattro cavalli fiammeggianti sta il dio Apollo, con la sua efebica bellezza, mentre intorno a lui le Ore, personificate da graziose fanciulle, ballano leggiadre, formando il delizioso corteo dell’Aurora. La dea è ritratta davanti a tutti con mani piene di fiori, mentre allontana con la sua presenza le tenebre della notte, seguita da un delizioso putto, Fosforo, che con la fiaccola alzata ad indicare la prima stella del mattino e l’imminente arrivo del giorno.
Lo sfondo in cui si compone questa scena, carica di raffinati colori caldi, che riempiono plasticamente le dolci figure, si permea invece di toni più freddi, creando così un contrasto visivo tra la luce e l’oscurità, grazie non solo alla rappresentazione delle tenebre ma anche del mare blu scuro su cui si stagliano alcune bianche vele. Il pregiato affresco è stato poi incorniciato da una superba cornice dorata in stucco, impreziosendo ancor di più il suo contenuto. Nella stanza del Casino, si possono inoltre ammirare quattro paesaggi rappresentanti le Stagioni di Paul Brill, che con grande maestria riuscì a rendere in modo delicato e personale scorci di semplici momenti di vita quotidiana. Completano la decorazione pittorica i due Trionfi realizzati da Antonio Tempesta: da una parte il “Trionfo di un generale romano” e dall’altra il “Trionfo di Amore”, immaginato come un corteo dionisiaco. All’interno della sala, sono inoltre esposte due statue romane che ritraggono la prima la dea Athena Aithia, divinità marina accompagnata da una sirena e un gufo, e la seconda la dea Artemide Cacciatrice, nell’atto di scagliare una freccia dal suo arco. Il Casino dell’Aurora è realmente un luogo incantato, visitabile però solo una volta al mese, quando i principi Pallavicini Rospigliosi lo aprono gratuitamente al grande pubblico. E’ un appuntamento però assolutamente da non perdere!
Testo e foto a cura di L’Asino d’Oro | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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