Filippine. Le isole dell’infinito navigare

general01

Arcipelago di 7107 isole incastonato tra l’Oceano Indiano, il Mar Cinese meridionale e il Mar di Celebes, le Filippine, il cui nome deriva dal celeberrimo re di Spagna Filippo II, conservano un patrimonio naturalistico tra i più incontaminati al mondo. Solo 2mila di queste isole sono abitate, anche perché molte non superano il chilometro quadrato di superficie e circa 4000 non hanno nemmeno un nome ufficiale. L’arcipelago ospita più di 8mila specie di fiori e oltre 500 di uccelli, compresi animali rari come il topo cervo, il topo nuvola, il tabio e il bulik, solo per citarne alcune, che vivono soprattutto sulle montagne ricoperte da una foresta rigogliosa: da qui, i fiumi scendono impetuosi verso il mare, attraversando la foresta tropicale e laghi vulcanici e regalando al visitatore un’esperienza di natura incontaminata, lontano dalle mete del turismo di massa. Le isole Filippine passate dalla secolare dominazione spagnola, iniziata quando Magellano vi approdò nel 1521, al protettorato statunitense, per poi approdare all’indipendenza nel 1946, sono caratterizzate una fusione di genti e culture unica al mondo: un incontro perfetto fra le tradizioni polinesiane, iberiche, cinesi e indiane.

[alert color=”FF9011″ icon=”9881″]LEGGI TUTTO IL TESTO SUL MAGAZINE DI MAGGIO [/alert]

Luzon
Luzon

Resa famosa da Apocalypse Now, Luzon l’isola più grande delle Filippine, ha un’anima duale. Da un lato Manila, capitale moderna ed economicamente emancipata, dall’altro una natura dirompente che vanta la più alta concentrazione di mammiferi unici al mondo. ’L’isola più estesa e più popolata dell’arcipelago, è situata tra il Mar Cinese Meridionale e l’Oceano Pacifico. Essenzialmente montuosa, è caratterizzata da tre lunghe dorsali: la Sierra Madre, la Cordigliera Centrale e i monti Zambales . Numerosi sono i vulcani attivi, tra cui il Taal, il Mayon, il Bulusan e l’Isarog. Le coste sono in genere alte e articolate in golfi e penisole, soprattutto nei settori occidentale e meridionale (baie di Lingayen, Manila, Ragay e Lamon; penisola di Camarines). Numerosi ma brevi i corsi d’acqua, tra i quali il Cagayan, il Pampanga e l’Agno. Da visitare i due laghi a sud di Manila: Laguna de Bay, il più grande, e poco più a sud, la Makiling Forest Reserve, una piccola riserva naturale dove, dalla sua sommità, si può ammirare un panorama spettacolare sul lago. Più a sud si trova il lago Taal Lake, con al suo interno una piccola isola vulcanica. da Manila ci si dirige ad Alaminos City, sul Golfo di Lingayen, per visitare in barca lo Hundred Islands National Park, un gruppo di isolette ravvicinate tra loro ed ammantate di verde. Risalendo lungo la costa si raggiunge Vigan che con le sue viuzze acciottolate, le vecchie case ancestrali e i calesas (i tipici carri trainati da cavalli), è una delle poche città delle Filippine che ancora rievoca l’epoca spagnola. Nel 1999 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per la sua architettura unica che fonde elementi spagnoli e asiatici. La città ha dato i natali al sesto presidente delle Filippine, Elpidio Quirino (1890). Una passeggiata lungo Plaza Burgos e Plaza Salcedo, porta alla Cattedrale di St. Paul, del 1574, e al Palazzo Arcivescovile, del 1783. Si prosegue lungo via Crisologo e visita del museo, lo zoo Baluarte e i laboratori di ceramica, arte introdotta dai mercanti cinesi, le fornaci sono vecchie di più di 100 anni.

Manila
Manila

Manila, la capitale delle Filippine è una città vivace culturalmente e con un’importante tradizione storica. Nel suo centro, si trova Intramuros, la città fortificata costruita dagli spagnoli durante il XVI secolo e al suo interno si ergono la grande Cattedrale, Fort Santiago, il luogo delle prigioni sotterranee, e la chiesa di San Augustin, popolarissima per i suoi matrimoni. Manila è anche una città giovane, piena di locali e ristoranti che offrono i piatti tipici locali, un mix di sapori orientali, europei e americani. Il suo nome deriva dalla parola maynilad (letteralmente “qui si trova il nilad”) e si riferisce al particolare tipo di mangrovia dai fiori bianchi che cresce in alcune zone della città. Manila sorge sull’isola di Luzon, una delle isole più grandi dell’arcipelago delle Filippine, all’interno della baia omonima e mostra ancora i segni della conquista spagnola avvenuta nel Cinquecento e della successiva occupazione (nel XX secolo) da parte degli americani. Pur essendo stata fortemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, Manila conserva ancora le tracce del suo passato coloniale anche se la maggior parte dei suoi edifici presenta lo stile architettonico moderno tipico delle città occidentali.

Palawan El Nido
Palawan El Nido

Palawan con le sue spiagge di mangrovie, i tramonti suggestivi, lo snorkeling e le immersioni in giardini sottomarini, esprime il massimo lungo le sue strade, dove si respira ancora lo spirito vero dell’isola. Le vie brulicano di tricycles – una specie di sidecar – che scorrazzano a tutta velocità, combattimenti di galli (pratica legale molto in voga nelle Filippine) e abitanti dell’isola, dall’indole aperta e socievole. E se gli stessi abitanti definiscono la loro isola “paradiso inesplorato”, figuriamoci le altre popolazioni mondiali. Palawan è un’isola selvaggia e ospitale al tempo stesso, dove si incontrano scenari naturali sorprendenti. Il tipico paesaggio composto dalle isole con le montagne a cupola, palme da cocco, spiagge bianchissime, animali, uccelli e fondali trasparenti ricchissimi di vita, rende quest’isola uno dei luoghi più ambiti per i viaggi nelle Filippine. Il viaggio per conoscere Palawan inizia con Puerto Princesa, dove si può scoprire il famoso Fiume Sotterraneo (una delle “7 Nuove Meraviglie del Mondo della Natura”, nonché patrimonio UNESCO). Questo fiume scorre dal mare all’interno di una grotta per più di 8 kilometri, metà dei quali sono esplorabili con piccole imbarcazioni in un’atmosfera primordiale. Sempre a Puerto Princesa, è possibile fare la suggestiva esperienza dell’osservazione delle lucciole la notte fra le mangrovie.  Si continua poi verso gli straordinari mari e la maestosa natura di El Nido, che è una tappa perfetta per concludere questo straordinario viaggio alla scoperta dei mari delle Filippine. El Nido è una piccola cittadina del nord di Palawan, che ha acquisito fama mondiale grazie ai fondali eccezionali nelle sue vicinanze, che la rendono una meta ideale per gli appassionati di ecoturismo. Con escursioni fra la baia si va alla scoperta di un mare meraviglioso, piccole e grandi spiagge nascoste, formazioni rocciose pittoresche e altri spettacoli offerti da una natura generosa e coinvolgente. Da non perdere il sito di Tubbataha Reef e il Parco Nazionale del fiume sotterraneo Puerto Princesa che sono stati inclusi nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità, e se si vuole fare il bagno in acqua solforica calda immergendosi in una delle vasche poste in pittoreschi angoli di spiaggia ci si può recare alle Sorgenti calde di Maquinit. Baheli è il punto di partenza per raggiungere il celebre Parco Nazionale del fiume sotterraneo di Puerto Princesa, dove le enormi scogliere di marmo sovrastano una grotta a forma di cupola che conduce al corso di un fiume sotterraneo lungo quasi 10 chilometri. Da Quezon, invece, si parte in barca alla volta delle Grotte di Tabon, un complesso che conta circa 200 grotte in cui sono stati rinvenuti anche fossili umani, compreso l’Uomo di Tabon.

[alert color=”FF9011″ icon=”9881″]LEGGI TUTTO IL TESTO SUL MAGAZINE DI MAGGIO [/alert]

Le Chocolate Hills a Bohol
Le Chocolate Hills a Bohol

A sud di Luzon si estendono le Visayas, tra il mar delle Filippine ed il Mar di Sulu. Si compongono di un gruppo di isole che sono veri e propri gioielli incontaminati, dalle spiagge di sabbia fine come talco ombreggiate da altissime palme. Le isole maggiori sono: Panay, Negros, Cebu, Bohol, Leyte e Samar. Lontano dal turismo di massa e dagli effetti della globalizzazione, l’arcipelago delle Visayas è una perla rara fatta di spiagge coralline, mare cristallino e natura rigogliosa e vergine, che ne fanno un paradiso terrestre e un santuario marino, dove vivono moltissime specie di pesci. I fondali di Visayas sono ricchi e diversificati e l’attività principale delle isole dell’arcipelago è infatti la pesca. Il primo a scoprire questo arcipelago incontaminato fu Ferdinando Magellano nel 1521. La provincia di Bohol è costituita da un’isola principale e 75 isole minori, tutte vicine, e la capitale è Tagbilaran. Ha una superficie di 4,117.3 km ² e ha una linea costiera di 261 chilometri (162 miglia) di lunghezza, Bohol è la decima isola più grande delle Filippine. A ovest di Bohol vi è Cebu, a nord-est vi è l’isola di Leyte. La provincia è una popolarissima destinazione turistica con le sue spiagge e resort. Bohol è una rinomata località di grande valore culturale nonchè naturalistico, grazie alle sue Chocolate Hills (colline di cioccolato), alle cascate, ai fiumi, alle grotte, alle mangrovie, alle isolette in mezzo al mare e a spiagge bianche circondate da un pulitissimo oceano blu pieno di vita marina. Tutte queste cose rendono Bohol una destinazione perfetta. Questa bellissima provincia continua a raccogliere crescente popolarità come meta per l’ecoturismo e per il turismo culturale È anche una destinazione ideale per chi è interessato a fare immersioni, dal momento che i suoi fondali raccolgono una fauna marina molto variegata. Il punto panoramico più famoso dell’area, e quello di maggiore interesse geologico, è quello delle cosiddette Chocolate Hills (colline di ciccolato), un migliaio di colline a cupolotto che costituiscono un’attrazione paesaggistica molto particolare e conosciuta in tutto il mondo. A Bohol si può avere inoltre un indimenticabile . incontro con il minuscolo Tarsier, il più piccolo primate del mondo, dotato di grandissimi occhi. Questi piccoli e simpatici Tarsier possono essere osservati (in silenzio e rispettandoli!) liberi in stato semi-selvaggio in un apposito Santuario che lavora per la loro conservazione. Gli avvistamenti di delfini in mare sono estremamente frequenti e rappresentano una esperienza memorabile. Anche le escursioni in mare fra le isolette possono dare molte soddisfazioni: oltre a un mare blu e smeraldo davvero eccezionale, c’è la possibilità di dedicarsi a del facile snorkeling. Non è infrequente, scoprendo i luoghi giusti, poter perfino avvistare delle tartarughe marine con il semplice ausilio di maschera e boccaglio. Anche la campagna locale è un’attrazione: si può visitare qualche fattoria e fare esperienza della tranquilla vita di campagna filippina, fra palme di cocco, banani e animali da allevamento. Un’altra attrazione simile è la crociera sul fiume Loboc con una barca che si muove fra le sponde coperte dalle palme, vegetazione rigogliosissima e piccoli villaggi. Sempre in campagna, si possono visitare diversi giardini, come quello dedicato alle farfalle. Da un punto di vista storico, un’attrazione particolare sono le chiese costruite con blocchi di rocce coralline, che riflettono la ricca storia locale. Troviamo anche una rappresentazione commemorativa di uno storico patto di sangue fra spagnoli e filippini.

[alert color=”FF9011″ icon=”9881″]LEGGI TUTTO IL TESTO SUL MAGAZINE DI MAGGIO [/alert]

Testo di Graziella Leporati, foto Shutterstock. Riproduzione riservata Latitudeslife.com

Info utili sulle Filippine

Per informazioni consultare il sito ufficiale di Philippines Department of Tourism

Documenti
I viaggiatori di nazionalità italiana non necessitano di visto d’ingresso per soggiorni inferiori ai 21 giorni. Basta esibire all’arrivo il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio.

Sicurezza
si consiglia di affidarsi ad agenzie di viaggio specializzate. S sconsigliano viaggi improvvisati e fai da te e comunque è bene consultare il sito Viaggiare Sicuri prima di intraprendere il viaggio.

Salute
L’assistenza nelle strutture sanitarie pubbliche non è eccellente. Di migliore livello sono le strutture private, soprattutto nei grandi centri, pur se di costo elevato. Si consiglia di stipulare una polizza di assicurazione sanitaria già prima di partire.

Come arrivare
Si vola su Manila e Cebu. Le Filippine sono collegate con molte città asiatiche e con l’Australia, la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti.

Quando andare
Il periodo migliore per visitare le Filippine è tra la metà di dicembre e la metà di maggio, quando non ci sono uragani; Gennaio e maggio sono i mesi delle fiesta, mentre marzo e aprile sono i mesi migliori per vedere le risaie a terrazza di Luzon.

Fuso orario
+7h rispetto all’Italia; +6h quando in Italia vige l’ora legale.

Lingue

Sono due le lingue ufficiali, il filippino e inglese. Ma l’arcipelago ha più di 75 grandi gruppi linguistici, con più di 500 dialetti.

Moneta
La moneta nelle Filippine è il Peso (PHP) e il Centavo. La valuta estera può essere scambiata in albergo, e nella maggior parte dei grandi magazzini, banche e negozi autorizzati. Lo scambio di denaro in qualsiasi altro luogo è illegale.
La maggior parte dei grandi negozi, ristoranti, hotel e resort accettano le principali carte di credito.

Energia elettrica
220 volt è lo standard comune.

Religione
Vanta la nomea di paese più cattolico al mondo. Per approfondimenti sugli aspetti della religione e del folclore si rmanda al capitolo dedicato.

 

STYLE CSS VIDEO