In viaggio nel Magnolia State, dalle spiagge dorate del golfo del Messico a Natchez, lungo il corso del Grande Fiume, attraverso cittadine e campi di cotone nello Stato più sconosciuto d’America.

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Natchez-Vidalia Bridge, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Tutto il tratto di costa compreso fra la Florida e la Louisiana e che si affaccia sul Golfo del Messico è caratterizzato da profonde baie che ne interrompono il profilo, lunghe spiagge, località balneari e centri importanti per le economie locali: dalla pesca alla raffinazione del petrolio.

Non mancano numerose aree protette, nate per la salvaguardia di un ecosistema complesso che nasce dall’incontro dei vari rami del delta del Mississippi con l’Oceano Atlantico.

Lo Space Center, costruito nel 1961, si trova vicino al confine con la Louisiana. Fin dall’era Apollo, il John C. Stennis Space Center è noto come il principale centro di test per la propulsione di grandi dimensioni e merita certamente una visita.

Biloxi, tra gioco d’azzardo e lunghe spiagge

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La lunga spiaggia bianca di Biloxi, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Nel centro della costa, sorge la città di Biloxi. Nel corso degli anni ’60 Biloxi divenne una delle principali stazioni balneari in alternativa a quelle della Florida e, con l’intento riuscito di richiamare un maggior numero di visitatori, si costruirono grandi alberghi e vennero chiamati chef di grido da ristoranti, soprattutto francesi. Nel 1990 fu legalizzato il gioco d’azzardo e, nel giro di pochi anni, sorsero decine di grandi casinò.

Famoso il faro di Biloxi, che ha quasi 200 anni, ed è noto per aver ospitato diverse donne guardiane del faro nel corso della sua storia. Il 29 agosto 2005, l’uragano Katrina ha devastato la costa del Mississippi, distruggendo le sue 12 città costiere. In totale, Katrina ha causato la morte di 238 abitanti solo in Mississippi e ha causato danni allo stato per miliardi di dollari.

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Maritime and Seafood Industry Museum, Biloxi, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Oggi tutto è tornato alla sua bellezza originale e il turismo ha ripreso i suoi ritmi. A Biloxi, oltre alle spiagge, merita una visita il Marine & Seafood Industry Museum, fondato nel 1986 per preservare e interpretare la storia marittima e il patrimonio della costa del Golfo del Mississippi.

Il museo, recentemente completato, realizza questa missione attraverso una serie di reperti, manufatti e una straordinaria collezione di fotografie che raccontano la storia dal tempo del primo insediamento indiano attraverso generazioni di immigrati il cui viaggio ha contribuito alla cultura crogiolo della costa del Golfo.

Ocean Springs, dai contrabbandieri agli artisti

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Ocean Springs, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Ocean Springs è una destinazione turistica adiacente a Biloxi che vanta splendide spiagge e acque trasparenti. La sua storia ricalca quella di Biloxi, con uno sviluppo turistico forse meno appariscente ma non meno ricco di frequentazioni modaiole, basti pensare che durante le estati dal 1951 al 1957, il re del rock ‘n’ roll Elvis Presley soggiornò al Gulf Hills Hotel, proprio a Ocean Springs.

Prima di ciò, si dice, che Del Castle, una famosa casa in stile eclettico spagnolo a Ocean Springs, fosse un porto d’ingresso per il contrabbando di liquori di Al Capone durante gli anni del proibizionismo.

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Gulf Hills Hotel, Ocean Springs ©Lucio Luigi Rossi

A Ocean Springs vale la pena visitare anche il Walter Anderson Museum, che incarna la visione di società di  Walter Anderson, in armonia con i suoi ambienti.

L’artista, nato a New Orleans nel 1903, passò 18 anni della sua vita in una selvaggia isoletta della costa del Mississippi, dormendo per terra sotto la sua barca per dipingere la natura nella sua forma più autentica e in questo museo sono raccolti alcuni dei suoi migliori acquerelli, oli, disegni e ceramiche decorate. Tutto, ma proprio tutto su Ocean Springs al sito.

Hattiesburg, “if you don’t vote, you don’t count”                                 

Hattiesburg è la quinta città più popolosa dello stato. Lo sviluppo delle zone interne del Mississippi ebbe luogo essenzialmente dopo la Guerra Civile. Fondata nel 1882 da William H. Hardy, inizialmente come centro dell’industria del legname e delle ferrovie, da qui il soprannome “The Hub City”, oggi Hattiesburg è un’importante città universitaria che cresce grazie alla diversità della sua economia e alla posizione centrale nel Mississippi meridionale.

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Hattiesburg downtown, Saenger Theatre, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Nei dintorni della città si trova Camp Shelby, la più grande base di addestramento della Guardia Nazionale degli Stati Uniti a est del fiume Mississippi, che ospita fino a 100.000 guardie nazionali e riservisti ogni anno.

Durante la colonizzazione europea, quest’area fu rivendicata dai francesi per primi. Tra il 1763 e il 1783 l’area dell’attuale Hattiesburg cadde sotto la giurisdizione della colonia britannica della Florida occidentale.

Dopo che gli Stati Uniti ottennero l’indipendenza, la Gran Bretagna cedette loro questa e altre aree.Fra le ragioni per visitare Hattiesburg, brilla il Freedom Summer Trail, percorso storico nato per celebrare coloro che hanno partecipato al movimento per i diritti civili a Hattiesburg negli anni ’60.

Freedom Summer è stata la campagna di registrazione degli elettori del 1964 che ha avuto luogo in tutto lo stato del Mississippi, con Hattiesburg che fungeva da fulcro e ha contribuito a risvegliare la coscienza della nazione su questo tema.

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Hattiesburg, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Visitando ciascun sito con l’ausilio di riproduttori audio, si possono ascoltare dichiarazioni e commenti di persone direttamente coinvolti nelle attività di Freedom Summer. Fra i punti più importanti, la Kennard Washington Hall dedicata a Clyde Kennard, che fu il primo studente afroamericano a fare domanda per l’ammissione all’Università del Mississippi meridionale. Gli fu negato non una, ma due volte sia nel 1955 che nel 1959.

Da non perdere anche la Longleaf Trace, una pista asfaltata pedonale, equestre, per  rollerblade e ciclabile di 44 miglia situata tra Hattiesburg e Prentiss, nata nel 2000.

Segue una parte della linea abbandonata della Mississippi Central Railroad e fa parte del progetto di tutela Rails-to-Trails: un tempo la ferrovia era un’industria vivace nella regione ma dopo gli anni ’70 molte ferrovie vennero dismesse.

Grazie a una associazione locale, il percorso della Mississippi Central Railroad venne preservato e negli anni ’90 iniziarono i lavori per rimuovere i binari tra Prentiss e Hattiesburg, aprendo la strada al sentiero odierno.

Partendo dall’ingresso di Hattiesburg vicino all’Università del Mississippi del Sud, il Longleaf Trace attraversa cinque comunità per 70 chilometri di pura natura.

Natchez, il Mississippi sul Mississippi

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Il centro storico di Natchez, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Si va a Natchez perché si tratta di una piacevole cittadina affacciata sul padre dei fiumi che è bello scoprire passeggiando lungo gli argini e nel piccolo centro storico.

Natchez prima dell’arrivo dei coloni francesi era nel territorio dei nativi Natchez, un potente popolo che ancora oggi sopravvive in Oklahoma mantenendo la originale e antica struttura di governo. Oggi questa cittadina storica è una vivace e ricca comunità che identifica l’ospitalità del Sud e offre diversi spunti di visita, fra i quali le piantagioni e numerose dimore storiche.

Alcune si trovano sulle rive del fiume, nella città bassa, ma la residenza più famosa e spettacolare è Longwood, nota anche come Nutt’s Folly, fu progettata nel 1859 dall’architetto di Filadelfia Samuel Sloan, è una storica dimora ottagonale situata al 140 di Lower Woodville Road.

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Longwood è una casa storica situata nei pressi di Natchez, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

È la più grande casa ottagonale degli Stati Uniti. Oltre che per la singolare forma della sua pianta a otto lati, l’edificio si distingue per la cupola bizantina a forma di cipolla e il contrasto tra il primo piano finito e i piani superiori non finiti.

La città ospita diverse altre case d’epoca: come Stanton Hall, una sontuosa dimora di un bianco abbagliante che si estende su un intero isolato. Edificata nell’Ottocento medio in stile neoclassico greco dal dottor Frederick Stanton, un medico e benestante proprietario terriero, questa residenza è celebre per le sue imponenti dimensioni e l’eleganza dei marmi e degli specchi che adornano le sue sale interne.

A fine giornata, quando viene il momento per un po’ di relax, scegliete la zona che era conosciuta come Natchez Under-The-Hill. Questa parte della città un tempo era un porto fiorente, frequentato da mercanti, tagliagole, prostitute e ladri; qui il cotone giungeva per essere caricato sulle barche a pale e spedito alle fabbriche tessili del nord.

C’è ancora un bar che porta quel nome, Under the Hill Saloon, e si racconta fosse frequentato da Mark Twain. Scegliete una rocking chair sul portico anteriore e godetevi la brezza della sera e il magnifico tramonto a bordo Mississippi con un drink in mano.

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Testi e foto di Marco Santini e Lucio Luigi Rossi – video di Vittorio Sciosia|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com