Tra i vari nomi della Louisiana, c’è persino quello di “Tabasco State”, e questo la dice lunga sull’importanza della famosa salsa al peperoncino originaria di Avery Islands. La maggior parte degli americani ritiene infatti che la Louisiana abbia un tocco piccante, pensando non solo al Tabasco, ma anche ad esempio al French Quarter di New Orleans, dove le regole del resto d’America non sempre valgono.

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Una delle sale del Delta Music Museum a Ferriday, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Tralasciando la città più conosciuta dello stato e i luoghi comuni sul VooDoo e sulle culture creole e cajun, quest’angolo d’America ha molto altro da offrire, a partire dalla musica e da Ferriday con il suo interessante Delta Music Museum.

Inaugurato nel 2001, si trova nel centro della cittadina affacciata sul fiume Mississippi e collegata a Natchez dal Natchez – Vidalia Bridge.

Il museo di Ferriday è l’unica località della Louisiana a far parte del Mississippi Blues Trail. Espone 29 artisti dei generi musicali blues, gospel e country che negli anni ’50, convergeranno nel delta per creare il nuovo sound della musica Rock and Roll e Rockabilly.

Ferriday, la musica del delta e il rock and roll

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La statua di Elvis Presley al Delta Music Museum di Ferriday, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

A Ferriday il 29 settembre 1935 è nato Jerry Lee Lewis, considerato come uno dei più importanti artisti della musica popolare del XX secolo e tra i maggiori esponenti del rock n’roll.

Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con i più rinomati artisti del mondo della musica tra i quali Elvis Presley, Eric Clapton, Johnny Cash, Tom Jones,B.B. King, Bruce Springsteen, Mick Jagger, Neil Young, Rod Stewart e molti altri.

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Frogmore Plantation a Ferriday, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Nei dintorni di Ferriday, merita una visita la piantagione di Frogmore dove il cotone cresce ancora nei campi come 2 secoli fa.

Oggi, la piantagione è aperta ai turisti che possono visitare una collezione di edifici storici. Fra le cose più significative, la sgranatrice di cotone alimentata a vapore che si trova nel registro storico nazionale e gli spogli gabbiotti che un tempo erano le case degli schiavi.

La loro vita è raccontata dalle guide che leggono alcuni resoconti di prima mano di persone costrette a vivere e lavorare nella piantagione. Più di duemila ex schiavi raccontarono le loro storie personali negli anni ’30 agli intervistatori del Federal Writers’ Project.

St. Francisville e il sentiero delle piantagioni                                                    

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La Greenwood Plantation a St. Francisville è una dimora storica dove pernottare in Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

St. Francisville, che si trova direttamente a sud di Ferriday, è nota per la sua unicità e per il suo ritmo della vita, più lento che altrove. Immersa tra le colline, la natura che la circonda e l’abbondante fauna selvatica sono oggi attrazioni turistiche. Nel piccolo centro storico si possono vedere case antiche e non mancano ristoranti pluripremiati.

Poco lontano da St. Francisville ci sono alcune delle piantagioni più interessanti da visitare. Luoghi come Audubon State Historic Siteall’interno della Oakley Plantation dove si visita la casa nella quale arrivò l’ornitologo e pittore John James Audubon nel 1821 per insegnare disegno alla figlia dei proprietari.

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La Oakley Plantation dove per un periodo ha vissuto l’ornitologo e pittore John James Audubon Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Si fermò pochi mesi e non sappiamo se ebbe successo nel suo compito ma è certo che si innamorò della natura e della avifauna. Infatti partì con 32 disegni di uccelli destinati a renderlo famoso. Oppure la Greenwood Plantation che si trova lungo la storica River Road tra New Orleans e Natchez, una delle più storiche piantagioni anteguerra della zona.

Da non perdere la vecchia cucina in mattoni del 1796 con travi a vista e lucernari, il cottage del cuoco del XIX secolo con camino e altalena sul portico, il gazebo con antiche finestre in vetro colorato, la colombaia a tre piani in scandole e il Chase’s Cottage proprio sull’argine dello stagno con il pittoresco tetto di lamiera a falda ripida, oggi trasformato in 8 suites per gli ospiti.

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La Myrtle Plantation considerata uno dei luoghi più infestati di presenze misteriose dello stato della Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Nelle vicinanze c’è un altro posto da visitare, la Myrtles Plantation, nascosta tra le querce giganti grondanti di muschio spagnolo, è “una delle case più infestate d’America”.

La Myrtles Plantation di 10 acri, del XVIII secolo, inclusa nella Stay List del 2008 di Traveller, incanta i visitatori con sedie a dondolo in ghisa sul portico e accoglienti arredi francesi nel suo B&B.

Ma tutto il fascino del sud non può sminuire la sensazione inquietante che le persone provano mentre vagano per la villa e i giardini. Si dice che i fantasmi abbondino.

Lafayette, in viaggio fra antiche querce, alligatori e quartieri vivaci         

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I grandi alberi di quercia (Live Oak Tree) sono una costante del paesaggio di Lafayette, Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Si arriva a Lafayette con negli occhi le vedute delle antiche querce che caratterizzano il paesaggio. Questi alberi secolari sono oggetto di un grande programma di conservazione e rappresentano un simbolo nel quale gli abitanti della Louisiana si identificano. Si tratta infatti di specie longeve, dal carattere forte e rispettoso dello spazio che le circonda.

Colori vivaci, antichi edifici e l’atmosfera tipica di una città che da sempre è un punto d’incontro tra popoli, Lafayette è il luogo in cui, sul finire del Settecento, i francesi dell’Acadia si sono mescolati ai nativi americani Atakapa e alla grande comunità creola dando vita a un’isola felice che di quel tempo preserva ancora oggi lingue e tradizioni.

Eletta capitale della cultura Cajun, la località trasporta il visitatore lontano dagli Stati Uniti più classici mostrando un volto inedito del Paese. La scoperta di Lafayette non può che partire da una passeggiata nel centro storico, punto nevralgico della città costruito nel corso dell’Ottocento.

Qui è ancora oggi possibile entrare in contatto con la cultura locale grazie a un’area interamente pedonale che offre una vasta selezione di musei negozi, ristoranti, bar e locali adatti a qualsiasi gusto.

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La Cattedrale di St. John the Baptist a Lafayette, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Imperdibile, infine, anche la scenografica Cattedrale di St. John the Baptist, a pochi passi dal cimitero monumentale ispirato al Lafayette Cemetery di New Orleans e il famoso parco Moncus uno dei principali luoghi di aggregazione e importante polmone verde della città.   

Il Vermilionville Historic Village, davvero suggestivo, riassume tutte le culture presenti in Louisiana prima dell’800, tra cui nativi americani, creoli, acadiani e gruppi di origine africana.

Si possono visitare Casa Broussard, la più grande e antica del suo genere. Casa Beau Bassin, dove vedere strumenti per la filatura e la tessitura del cotone di una volta e il Giardino dei Guaritori, con le piante che venivano usate per scopi medicinali.

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Lafayette, presso il villaggio di Vermillionville ogni sabato si tiene una Jam Session di musica cajun, Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Ogni sabato, dalle 13:00 alle 15:00, presso Vermilionville, si tiene una Jam Session di musica cajun. Un evento è aperto a tutti i musicisti che desiderino suonare, ascoltare o ballare. La Cajun French Music Association sponsorizza questa Jam, che vanta la partecipazione di alcuni dei migliori musicisti della Louisiana.

A poco più di 20 chilometri da Lafayette, il lago Martin evoca tutto l’immaginario collettivo degli specchi d’acqua e delle foreste che riassumono il sud degli USA dalla Florida al confine col Messico.

Si tratta di uno dei principali luoghi di nidificazione per molte specie di uccelli acquatici fra i quali molte specie tipi di aironi, l’ibis bianco, la spatola rosata e la nitticora e non mancano le aquila pescatrici. Questo ecosistema ospita anche grande colonia di alligatori nidificanti.

Un mondo incantato, specie all’alba o al tramonto quando le luci si fanno ancor più misteriose, da scoprire in kayak pagaiando in silenzio sulle acque immobili.

Avery Island, fra le foreste di mangrovie fino al santuario dei peperoncini

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Avery Island, l’isola del Tabasco, Louisiana, ©Lucio Luigi Rossi

Il modo giusto di arrivare ad Avery Island sarebbe a bordo di una roboante airboat lanciata a folle velocità fra le mangrovie e le distese di erba galleggiante.

Ovviamente ci si può arrivare anche più semplicemente con la propria auto. Avery Island è la patria della salsa Tabasco, creata nel 1968 da Edmund McIlhenny, la salsa Tabasco è venduta in 185 Paesi e la sua etichetta è tradotta in 22 lingue.

Si ottiene dalla fermentazione del Capsyicum frutescens, un peperoncino originario del centro America che ha trovato su Avery Island il suo territorio ideale.

Si può visitare l’intero ciclo produttivo, dalle serre dove avviene la raccolta e la pesatura alle cantine dove la salsa matura in migliaia di botti legno fino alle linee di imbottigliamento dalle quali, ogni giorno, escono oltre 700mila bottigliette della leggendaria salsa. Un universo piccante che identifica l’intero Stato della Louisiana.

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Testi e foto di Marco Santini e Lucio Luigi Rossi – video di Vittorio Sciosia|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com