Italica 150, cronache e voci da un paese in cammino

Un viaggio a piedi attraverso l’Italia per il lato lungo tra montagne e valli, in una camminata durata tre mesi: è il percorso che racconta Enrico Brizzi in “Italica 150 – Cronache e voci da un paese in cammino”, per celebrare il centocinquantesimo dell’unità d’Italia.

Zaino in spalla, lo scrittore Enrico Brizzi ci conduce, insieme a un team di amici podisti dell’associazione Francigena XXI, alla scoperta di territori affascinanti e molto diversi tra loro. Novanta giorni di escursione, tra l’aprile e il luglio 2010, attraversando 14 regioni dalla Vetta d’Italia in Alto Adige fino a Capo Passera in Sicilia, per un totale di 2191 chilometri percorsi e tre paia di scarpe consumate.

Ha l’aria di un’impresa fatta in compagnia, praticamente una scampagnata tra amici, ma sotto c’è l’intento di conoscere l’Italia dal vero, con tutte le sue sfaccettature nonostante l’unità. Attraversare il paese senza frontiere, passo dopo passo, è un’idea ambiziosa e allettante: perché no? In effetti, potremmo farlo tutti, anche solo per brevi tratte un pezzetto alla volta.

E per chi cerca la motivazione, basta spingersi fino alla metà del libro, dove sono raccolte alcune delle foto scattate da Francesco Monti durante il tragitto. Facce simpatiche di persone incontrate per strada, ma anche immagini dei momenti di riposo, la contemplazione collettiva della mappa, la gioia dell’arrivo, sullo sfondo di paesaggi da spezzare il fiato.

Vedere questo reticolo di sentieri e stradine che attraversano i monti, accompagnato dai sorrisi sinceri di chi pensa solo a camminare, fa venire voglia di partire subito.

Sono tutte bellezze che abbiamo a due passi, ma che spesso tralasciamo preferendo luoghi più esotici. E invece l’associazione Francigena XXI ha scelto l’Italia, dalle rocce aspre delle Dolomiti ai pendii più morbidi della valle del Tevere, dall’Aquila, ancora in parte distrutta dal terremoto, alla campagna calabrese, così vicina alle spiagge chiare e sassose della costa. Quanto è vario il paesaggio racchiuso in questo stivale malridotto. Basta poco per visitare questi luoghi: questo libro dimostra che con un minimo di organizzazione e una pila di cartine si possono fare le stesse passeggiate, sia quelle difficili e lunghe fino a 46 km, sia quelle agili e corte appena 6 km.

Peccato che lo spazio dedicato al racconto dell’impresa non sia molto: in appena quattordici pagine, Brizzi esaurisce tutto il suo slancio creativo e non ci porta con lui. Si limita a elencare le tappe e riporta solo alcuni appunti di viaggio fatti di annotazioni e momenti scollegati. Con un’impresa del genere, ci si aspetterebbe un racconto più dettagliato, sullo stile di un reportage capace di immergere chi legge in quelle valli, su quei sentieri sterrati e scoscesi. Molto spazio, invece, è stato dedicato alle letture consigliate dagli autori per capire meglio i luoghi che il loro percorso ha attraversato. Un po’ di storia, bibliografia di scrittori cresciuti in zona e aneddoti sono raccolti in una sezione che racchiude tutti i dettagli, compresi alcuni libri di testo e i link utili per chi vuole approfondire: la documentazione prima di tutto, e la letteratura come compagna di viaggio privilegiata.

Nell’ultima parte, invece, ci sono una serie di interviste a una decina di personaggi di rilievo, tra cui l’ex ministro Giorgia Meloni, Oliviero Beha e don Andrea Gallo, cui sono state rivolte domande sull’Italia: il suo passato, la situazione attuale e anche le previsioni sulle sue sorti. Politica, attualità, sicurezza urbana, clima e cultura. Sono domande nate camminando e riproposte poi agli esperti “per aiutare a capire chi siamo e dove stiamo andando”. E qui si chiude il cerchio del viaggio in occasione dei 150 anni dell’unità italiana, nato per sondare la situazione dal Trentino alla Sicilia. Proprio in una di queste interviste, il professor Attilio Brilli riassume: “L’importanza della letteratura di viaggio è data dalla possibilità di confrontarsi con culture diverse e fare della letteratura un luogo dove queste culture combaciano, si incontrano e dialogano tra loro.”

Perché la cultura cambia anche all’interno di uno stesso paese, soprattutto nel nostro, le cui differenze si notano non solo di regione in regione, ma anche semplicemente passando da una valle all’altra. Uniti ma diversi: perfetto per chi ama viaggiare con curiosità.


Italica 150 – Cronache e voci da un paese in cammino

di Enrico Brizzi, Marcello Fini, Samuele Zamuner

15€



Testo di Giorgia Boitano