[Letti per viaggiare] Il ragazzo selvatico

Il verde dei prati, la vitalità del bosco, le orme degli stambecchi, il buio della notte, il silenzioso brusio della natura. Sono gli elementi che accompagnano Il ragazzo selvatico in questo viaggio alla ricerca di se stesso, avventura solitaria intrapresa per dare una svolta ad una vita cittadina diventata troppo stretta. Quale posto migliore di una casetta a duemila metri circondata da una corona di alpi?

Paolo, trentenne sull’orlo della crisi di nervi, decide di staccare la spina e lasciare il suo appartamento milanese per iniziare una fuga a tempo indeterminato in una piccola baita della Valle D’Aosta, sperando di trovare la pace nei luoghi dove trascorreva l’estate da bambino. Parte in una fredda giornata di aprile, quando i pascoli sono ancora coperti di neve e lui è l’unico abitante di un gruppetto di alpeggi che guardano il Gran Paradiso. La sua reggia in pietra e legno diventa un eremo dove leggere, cucinare, ritrovare l’ispirazione alla scrittura. Le lunghe passeggiate nella natura sono la sfida da superare ogni giorno, il modo per mettersi alla prova e affrontare piccole paure, l’occasione che fa affiorare l’antica passione per la vita di montagna. Lo accompagnano i ricordi d’infanzia, quando i suoi genitori lo portavano per due mesi l’anno in un villaggio vicino, o quando la guida Renzo, per lui un secondo padre, lo conduceva nei sentieri più difficili e gli insegnava a vivere.

Nel suo racconto autobiografico, Paolo osserva la neve sciogliersi e la natura fiorire, impara ad accendere il fuoco e a dormire all’aperto, familiarizza con una marmotta cantandole una canzone, osserva le lezioni di volo di un’aquila al suo piccolo, si spinge alla scoperta di percorsi a lui ancora sconosciuti e diventa un “ragazzo selvatico”. In estate, quando i pascoli si popolano per la transumanza, la sua solitudine si affolla di nuovi amici, come Gabriele, pastore chiacchierone con una passione per il vino, e Remigio, che guida il trattore e gli fa spostare le balle di fieno.

Con questo quaderno di montagna, Paolo Cognetti, candidato al Premio Strega per il suo romanzo Sofia si veste sempre di nero e vincitore di numerosi premi, ci porta con sé in questa esperienza intensa come le vette che lo ospitano. È un racconto d’amore per la natura e per le cose semplici come bagnarsi le mani e il viso in un torrente, respirare l’aria fredda del mattino, guardare le stelle completamente al buio. Una lettura che mette voglia di partire per la montagna, con i suoi paesaggi sconfinati e la gioia di una giornata di sole.

Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna, Paolo Cognetti, Terre di Mezzo Editore – 2013, pp. 99, euro 12,00


Testo di Giorgia Boitano © RIPRODUZIONE RISERVATA