La Spezia ospita l’unico Museo Tecnico Navale d’Italia le cui origini risalgono alle raccolte sabaude di Villefrance sul Mer, in Provenza, dove Amedeo VII realizzò la prima base navale nel XV secolo. Con il passare degli anni la raccolta di cimeli militari crebbe e cambiò sede più di una volta fino ad approdare nella città ligure, una volta terminata la costruzione dell’Arsenale nel 1869. Una storia interessante che rende il museo navale della Spezia il più antico del mondo ed il solo nel panorama italiano ad affiancare a reperti tratti da navi di varie epoche apparati tecnici che hanno cambiato la storia della navigazione.
Il recente allestimento permette di compiere la visita in un ambiente molto coinvolgente che riesce a catturare completamente l’attenzione del visitatore all’interno del panorama complesso della marineria. Lo spazio espositivo, organizzato su due piani, è suddiviso in maniera tale da rendere il percorso sempre interessante e vario. Nella prima sala, dopo la sezione dedicata a ripercorrere la storia dell’edificazione della base militare che cambiò il volto ed il destino della città, il percorso si snoda attraverso grandi teche in cui è narrata l’evoluzione delle costruzioni navali.
Tra i bellissimi modelli di imbarcazioni di ogni foggia e periodo si notano imponenti cimeli legati alla storia più recente come l’ottica rotante appartenente al faro dell’isola del Tino, ubicata proprio nell’antistante Golfo dei Poeti. Nella sala Marconi, realizzata di recente a seguito del processo di ammodernamento del Museo, sono raccolti apparati originali di Guglielmo Marconi che testimoniano la sua genialità, la sua stretta collaborazione con la Marina italiana e l’importanza che quest’ultima rivestì nell’evoluzione della radio. Ammirando questi strumenti dal grande valore si scopre che le prime prove al mondo di radiotelegrafia navale hanno avuto luogo proprio nel golfo della Spezia.
Dalla grande sala ubicata al piano terreno si passa ad un corridoio laterale in cui si susseguono in rapida successioni tre differenti ambienti. Il primo in particolare, dedicato alle armi subacquee, è allestito in modo da creare la suggestione di entrare all’interno di un sommergibile. Sono i siluri i protagonisti indiscussi di questa sezione. La sala dedicata ai sistemi subacquei invece conduce nell’universo dei palombari, corpo speciale della Marina, di cui sono messi in mostra tutti i dettagli del complesso abbigliamento come elmi, tute e scarponi. Al termine del percorso s’incontrano numerosi modelli di armi, grandi e piccole, a cui è dedicata interamente la sala dell’ artiglieria: dalle pistole ai fucili passando per una grande collezione di cannoni.
Ma la raccolta più sensazionale di cui il Museo Tecnico navale della Spezia dispone si trova al piano superiore, ben protetta da un sistema di climatizzazione che mantiene costante la temperatura all’interno della sala, a garanzia di una corretta conservazione. Mentre si calpesta il pavimento in legno della stanza quasi si trattasse del ponte di un vascello si possono ammirare ventotto polene lignee inclinate come fossero ancora in procinto di solcare il mare. La più antica è Minerva, appartenente ad una fregata borbonica che combatté al fianco della flotta inglese di Nelson contro Napoleone.
Vi sono poi le bellissime polene Italia, Kaiserin Elisabet e Atalanta, tutte risalenti alla fine dell’ottocento, a contendersi il primato in fatto di bellezza. Oltre a raffigurazioni femminili è possibile incontrare soggetti maschili come i valorosi condottieri Beroldo, Re Galantuomo e Kaiser Max e feroci animali come Drake, Salamander e Leone di Famagosta. Con lo sguardo che indugia ammaliato su queste figure, collocate a metà strada tra la realtà e la leggenda, si conclude la visita ad un museo non solo molto interessante ma soprattutto capace di raccontare una porzione significativa di storia patria.
Testo di Serena Borghesi – Viaggi nel tempo – |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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Il Museo Tecnico Navale della Spezia si trova in Piazza Chiodo, l’ingresso è adiacente alla porta di accesso principale all’Arsenale Militare. L’ingresso è gratuito ma è richiesto il pagamento obbligatorio di una somma 1, 55 euro a favore dell’Istituto Andrea Doria. Scolaresche, disabili e bambini di età inferiore ai 10 anni non pagano. Si consiglia di prenotare una visita guidata per avere la possibile di conoscere il museo nel migliore dei modi (per informazioni e prenotazioni si suggerisce di visionare il sito istituzionale).
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