Desiderate conoscere un territorio ricco sotto l’aspetto enogastronomico, ma ancora poco frequentato nonostante riservi piacevoli sorprese? Ebbene, il Monferrato è la meta ideale non solo per un weekend goloso, ma anche per visitare castelli e borghi che punteggiano il territorio. Va da sé che il prodotto enogastronomico diventi veicolo di attrazione turistica, e il Monferrato gioca le sue carte, organizzando varie iniziative per incrementare la presenza dei turisti. Gli eventi spaziano dal cibo al vino, dall’ambiente allo sport, sulla scia di Golosaria Monferrato che nei giorni di sabato 7 aprile e domenica 8 aprile 2018, ha richiamato migliaia di visitatori che hanno letteralmente preso d’assalto gli stand e le cucine di strada allestite all’interno del Castello di Casale Monferrato mentre all’Enoteca Regionale si poteva gustare un buon calice di Barbera o di Grignolino.
Ma è soprattutto la vacanza attiva quella che determina il maggior flusso turistico: gli arrivi sul territorio sono in continua crescita, soprattutto dal Nord Europa e dalle vicine Austria e Svizzera, alla ricerca di “percorsi di rigenerazione a contatto con la natura” come ha dichiarato Andrea Cerrato (Consorzio Turistico Sistema Monferrato).
Movimento in primis, con un’offerta che riunisce 30 borghi e offre 200 chilometri fra itinerari naturalistici, percorsi d’arte, enogastronomici, storico-culturali. In compagnia di amici, soli o in famiglia, si può semplicemente passeggiare, fare nordic walking, pedalare tra le verdi colline su percorsi impegnativi, da Buttigliera d’Asti (AT) a Montiglio Monferrato (AT), da Fubine (AL) a Vezzolano (AT).
Tra i percorsi d’arte spicca Casale Monferrato, che ha un bel centro storico ricco di monumenti: la Cattedrale di Sant’Evasio, la Sinagoga e il Museo degli Argenti, uno dei musei di storia ebraica più interessanti d’Europa. Il Castello di Piea (www.castellodipiea.com) è immerso in un parco fiorito di 40.000 bulbose di narcisi e dotato di meravigliose sale interne affrescate e arredate, scuderie, sotterranei. A Fubine è interessante visitare gli infernot (vecchie cantine costruite sotto le abitazioni, scavate nella roccia e profonde diversi metri), Montiglio Monferrato , un vero gioiello sulle colline dell’astigiano, vanta un Castello (XII secolo) di proprietà privata e alcuni pregevoli edifici storici. In occasione di Golosaria, Pro Loco e Circoli Culturali hanno offerto un’eccellente “passeggiata fra i sapori montigliesi”. Nelle vicinanze il piccolo Lago di Codana offre lo spunto per una gradevole sosta al ristorante dell’albergo Torre di Codana (www.lagodicodana.com/hotel/), ma sul territorio ci sono numerosi alloggi, b&b, agriturismi, dove si può soggiornare a prezzi modici.
Come raggiungere il Monferrato:
Arrivare in Monferrato è semplice e agevole. A circa un’ora di strada da Torino, Milano e Genova, è attraversato dall’autostrada A4 (per chi arriva da Milano o Torino) e A26 (per chi proviene da Genova). In particolare, Casale è inserita nel sistema autostradale con due caselli sulla A26, uscite Casale Nord e Casale Sud (questa ultima consigliata anche per l’area valenzana).
L’area est della pianura del Po e la Lomellina, in provincia di Pavia, sono raggiungibili anche con la A7, uscite Tortona e Gropello Cairoli.
Testo di Cinzia dal Brolo | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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