Un 2021 senza mettere gli sci ai piedi, non disperiamo perché le località sciistiche sono pur sempre visibili, DPCM permettendo e visto che mai nulla vien per nuocere, oggi abbiamo l’opportunità di ammirarle, neve a parte, per tutto ciò che hanno da offrire nel loro centro storico e non solo: chiese, musei, piatti tipici. Insomma se avete tempo a disposizione in queste graziose località, sarà sicuramente ben speso. Quindi partiamo!

Piemonte, Valsesia
Ad Alagna, immergetevi nella cultura dei Walser, un popolo di origine germanica che in epoca medievale arrivò sulle Alpi. Il suo aspetto più tipico è nelle case realizzate in pietra e legno. In tutte le frazioni di Alagna sarà affascinante osservare le grandi balconate, un tempo utilizzate per asciugare il fieno, tra piccole piazze, fontane e scalette di pietra.
Spesso anche le vie tra una casa e l’altra sono coperte dalle falde dei tetti, che si toccavano l’uno con l’altro, nella logica della comunità.
Lombardia, Livigno
Il Brisaulì, bresaola affumicata tra rami di pino, foglie di alloro e bacche di ginepro caratterizzerà il vostro soggiorno a Livigno. Se volete invece smaltire i bagordi mangerecci con una biciclettata in paese, le piste non mancano!

Sono disponibili anche le fat bike, con piste apposite lunghe circa 20 km.
Il modo ideale per scoprire il territorio è comunque a piedi camminando lungo le vie del paese o i numerosi sentieri che attraversano le valli e i monti. Potrete innamorarvi del paesaggio rurale, scorgere vecchie stalle e fienili in legno o affascinanti cappellette votive sparse sul territorio.
Veneto, Cortina d’Ampezzo

La meta più glamour dello sci, Cortina d’Ampezzo, piste a parte è un luogo delizioso da visitare in percorso tra chiesette, architetture civili, musei … e buon cibo. La costruzione più particolare? La Ciasa de ra Regoles, ovvero la Casa delle Regole.
Questo luogo ha un enorme valore civile e culturale per i cortinesi, contiene l’essenza stessa del loro vivere, contiene la storia della loro umanità.
Austera ed essenziale, senza balconi e con gli affreschi esterni che propongono gli stemmi delle Regole Ampezzane: questa è la grande “casa” in cui risiedono le Regole d’Ampezzo, un ordinamento diffuso in varie zone dolomitiche per stabilire i diritti di godere e gestire il territorio da parte della collettività locale, considerandolo un patrimonio da trasmettere alle generazioni future.
Basilicata, Campitello Matese

A Campitello Matese, in Basilicata, piste a parte, si possono effettuare passeggiate all’ombra dei magnifici boschi o cimentarsi in escursioni più impegnative nelle montagne del Matese sino a giungere all’apprezzabile altitudine di 2050 metri a piedi, a cavallo, in mountain-bike o con nuovissimi impianti di risalita che permettono a tutti di ammirare i punti strategici e godere dell’ambiente montano.
Dal verde al centro storico di San Massimo. Il borgo antico medievale è ancora per buona parte integro e sono ancora riconoscibili le mura perimetrali del castello che, seppur ormai fatte solo di frammenti, rendono l’idea della robustezza della costruzione originaria.
Trentino, Folgaria
Ideale per gli sportivi è Folgaria, non a caso è tra le Perle Alpine insieme a Lavarone e Luserna con le quali costituisce il comprensorio dell’Alpe Cimbra, in Trentino. Alternative alla neve da queste parti? Vi aspetta un luogo unico in Europa, dedicato al sistema missilistico Nike-Hercules, è la Base Tuono.
Oggi un museo in cui sono esposti i missili Nike-Hercules, i primi missili intercettori teleguidati della storia. Vi sono inoltre tre carri elettronici e quattro antenne radar ai quali era affidato il controllo dello spazio aereo, l’intercettazione dell’eventuale nemico in avvicinamento e la guida dei missili che avrebbero dovuto raggiungerlo e distruggerlo.
L’hangar espone strumentazioni del sistema d’arma, dispositivi multimediali e un percorso didattico-illustrativo dedicato alla Guerra fredda. Insomma, parrebbe di stare sul set di Hunger Games!
Alto Adige, San Floriano
Spostandoci in Alto Adige, arriviamo a Nova Ponente che per gli amanti della neve è meglio nota per Obereggen ovvero San Floriano. Un luogo speciale da queste parti è il Lago Carezza. D’inverno ghiacciato, ma non per questo meno affascinante!

Una leggenda racconta che una meravigliosa sirenetta viveva nelle profondità del Lago di Carezza, di essa si innamorò il mago Masarè. Per conquistare il suo amore, la strega Lanwerda consigliò al mago di travestirsi da venditore di gioielli e di creare con questi un arcobaleno che andava dal Catinaccio fino al Latemar. Al mago piacque l’idea e fece sì che l’arcobaleno splendesse nei suoi magnifici colori.
Ma dimenticò di travestirsi. La sirenetta lo vide e da quel momento in poi, si immerse per sempre nel lago e non si fece mai più trovare. Il mago fu così infuriato, che buttò tutti i gioielli e pezzi dell’arcobaleno nel Carezza. E proprio per questo, si dice, che ancora oggi il lago brilli magicamente in tutti i colori dell’arcobaleno.
Sardegna, Villagrande Strisaili
A Villagrande Strisaili, località sciistica sarda, le opzioni, neve a parte, sono molte. Iniziando con un tour tra le cantine di cannonau, ovviamente! Per chi ama la natura la Cascata di Sothai e il Bosco di Santa Barbara sono i luoghi ideali! Per chi ama l’archeologia i reperti pre-nuragici e quelli della civiltà nuragica, vi emozioneranno con un salto nel passato.
Calabria, Santo Stefano in Aspromonte
Ulivi e castagni, ma salendo ancora faggi, pini e abeti. Un paesaggio degno di Twilight, dove non manca nemmeno il tipico scoiattolo dal mantello nero e la pancia bianca. Siamo in Calabria a Santo Stefano in Aspromonte, località votata allo sci, perché è qui che si trova Gambarie, una sua frazione, nel cuore del Parco nazionale dell’Aspromonte, in una delle più importanti aree protette d’Italia.
Sicilia, Gambarie
A Gambarie si scia vedendo lo Stretto di Messina, le Isole Eolie e l’Etna. Per chi ama il relax, può raggiungere Santo Stefano anche solo per godersi un po’ di pace.
A pochi passi dal paese, una passeggiata nel verde, vi porterà al Cippo di Garibaldi, tappa quasi obbligatoria per i turisti, dove si può vedere il maestoso albero caratterizzato da un ampio incavo in cui i compagni di Giuseppe Garibaldi lo fecero riposare quando fu ferito alla gamba. Nelle immediate vicinanze dell’albero sorge un piccolo mausoleo che ricorda le gesta dell’eroe.
Lazio, Greccio

Addirittura Virgilio lo citò nell’Eneide parlando delle sue tetricae horrentes rupes (spaventose rupi di Tetrico) e Marco Terenzio Varrone descrisse i gurgures alti montes (alti monti Gurguri) e l’usanza di condurvi il bestiame per il pascolo.
E’ il Terminillo, la montagna dei romani. Nel raggiungerla, fate capolino nei borghi che incontrerete lungo la strada, ve ne sono di indimenticabili! Greccio, un presepe a cielo aperto! Leonessa, con il suo grazioso centro storico.
Cantalice, con la sua splendida umanità. Rivodutri con le Fonti di Santa Susanna. Non è detto che riusciate a raggiungerlo … potreste fermarvi prima in uno di questi fantastici borghi!

a cura di Fuoriporta |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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