In attesa che tutti i dettagli vengano definiti, questo è il momento giusto per prendere carta e penna, app e documenti online per prendere appunti, salvarsi link, segnarsi suggestioni. E iniziare a programmare un viaggio a lungo termine, partendo dalle motivazioni.
Le motivazioni
Il primo passo per un viaggio che dura qualche mese o persino un anno è scoprire il perché, che cosa ci spinge a farlo. La voglia di scoprire il mondo, l’Europa, di scavare dentro sé stessi, di fare nuove amicizie, sviluppare nuove competenze, fare volontariato o trovare il lavoro dei propri sogni.
La ragione profonda che fa scattare la voglia di viaggiare a lungo termine può essere di vario genere e va scoperta prima di partire, bisogna prenderci confidenza, conoscerla e farla propria.
Durante i mesi in viaggio i momenti di scoraggiamento si presenteranno inesorabili, complici la stanchezza, la solitudine, la lontananza dagli amici e dagli affetti. Viaggiare per settimane, mesi o anche di più, mette a dura prova. Sapere con chiarezza perché si è lì, perché si rinuncia a comodità e amicizie, darà la spinta necessaria per continuare, trovare nuovi stimoli ed energie.
Il budget
Prima ancora di programmare il viaggio in sé e pensare alla meta, spesso il primo pensiero va al budget. Una questione non da poco, a volte insormontabile. Nel calcolo metteteci i voli, gli spostamenti, il cibo, le bevande e altri beni di prima necessità, gli alloggi, gli ingressi ai musei.
Non dimenticate l’assicurazione, quando il viaggio si fa lungo gli imprevisti sono dietro l’angolo. Una volta sommato tutto quello di cui avete bisogno, avrete solo una parte del budget. Ci saranno altre spese, come i souvenir e tutto quello che non potete prevedere all’inizio.
Le cose cambieranno nel corso della vostra permanenza all’estero e se per risparmiare avevate previsto ad esempio l’alloggio solo in ostello, ogni tanto sentirete la necessità di qualcosa di diverso, di passare qualche giorno in hotel o in guest house. Concedetevi qualche regalo.
Una volta calcolato il budget, avete due possibilità: contenerlo o ampliarlo. Nel primo caso, potete inventarvi numerose soluzioni (dal cucinarvi il cibo da soli al couchsurfing) e a tal proposito su Latitudes Travel Magazine abbiamo dedicato una specifica categoria ai viaggi low cost. Chi è propenso ad ampliare il budget, ha la possibilità invece di lavorare all’estero.
Lavorare in viaggio
Qualche anno fa abbiamo creato una guida sull’argomento, mentre in tempi recenti si sono ampliate le possibilità di lavorare online. Chi lavora come freelance ha spesso le carte in regola per poter viaggiare lavorando. Nella maggior parte dei casi si tratterà di offrire i propri servizi anche online: copywriting, traduzione, marketing, assistenza virtuale, etc.
La pandemia ha inoltre sdoganato l’apprendimento online, non solo nelle scuole, ma anche nella formazione degli adulti. Questo si è tradotto nella crescente richiesta di insegnanti online da parte di piattaforme specifiche per lo studio delle lingue e di altre materie.
Chi non conosce le lingue straniere, se ne ha le competenze, potrà insegnare l’italiano. La nostra è una delle lingue più studiate al mondo e sono diversi i siti di apprendimento online con offerte di lavoro per insegnanti di italiano (ne trovate un esempio qui).
Per insegnare online o svolgere altri lavori da freelancer, tutto quello che vi servirà in viaggio è un computer portatile e una buona connessione wi-fi.
La programmazione del viaggio
Una vacanza ricarica, un viaggio programmato come una vacanza può mettere al tappeto. Di solito si viaggia a lungo termine non per fare i turisti, ma per qualche motivazione più profonda.
Visitare posti nuovi è inevitabile e fa parte del viaggio in sé, per cui è importante dare un’ossatura generale al viaggio, stabilire giusto quei posti che assolutamente non vogliamo perderci.
Per il resto, è importante respirare aria di libertà. Vedrete che dopo un po’ il viaggio verrà da sé e gli eventuali programmi fatti da casa cadranno in secondo piano.
Sul posto scoprirete altri luoghi da visitare, conoscerete nuove persone e sentirete l’esigenza di fermarvi qualche giorno in più in qualche località. Perché vi piace, o perché avrete bisogno di riposarvi, di acquisire un po’ di routine quotidiane e stare più in contatto con voi stessi.
Il bagaglio
Viaggiare leggeri dovrà essere il vostro mantra e, credetemi, sarà la vostra salvezza. Finché si tratta di una vacanza di una o due settimane, qualche chilogrammo in più non si sente. In un viaggio a lungo termine, alla fine della giornata anche solo qualche etto in meno farà una grossa differenza.
Per le vostre spalle e la vostra schiena. Tutto quello che serve può essere comprato sul posto e viaggiando in Europa non c’è niente che non si possa trovare. Più o meno.
Non faticherete a trovare lavatrici e asciugatrici a gettoni, nel bagaglio mettete vestiti comodi che potete indossare ovunque, pochi cambi saranno più che sufficienti. Aggiungete un buon lettore ebook per soddisfare la sete di lettura, un adattatore universale da viaggio e una power bank per non restare mai senza carica.
Resta ancora un po’ di spazio per il beauty case, un notebook portatile da viaggio per i freelancer, e la valigia è fatta. Anzi, lo zaino. In estate i vestiti sono leggeri, occupano poco spazio e potete permettervi di viaggiare zaino in spalla, in completa libertà. Uno zaino da 50 o 60 litri potrebbe essere più che sufficiente.
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