Addio Lugano bella…cantavano gli anarchici italiani rifugiati, che sarebbero stati espulsi dalla Svizzera. Oggi non ci sono più anarchici, ma turisti che arrivano da ogni dove per vivere questa bellissima città e i suoi dintorni

Lugano, tra finanza e buon vivere
Il centro città è caratterizzato dall’ampia e spaziosa Piazza della Riforma, tutta pedonale, affollata di caffè all’aperto e con il lago e i due principali imbarcaderi a portata di vista.
In questa piazza c’è anche il Palazzo Civico e a ridosso della stessa ha inizio la città vecchia la cui via più famosa, non solo in Svizzera, è la stretta ed elegante Via Nassa, ricca di bei negozi e boutique.
La vecchia Lugano è un insieme di vicoli e stradine non di rado movimentate da scalinate e gradini che portano sino alla Piazza Cioccaro per poi giungere, lungo ripidi gradoni, alla Cattedrale di San Lorenzo.
Bella e preziosa, in Piazza Luini, è anche la medievale chiesa di Santa Maria degli Angioli col suo portale rinascimentale e, all’interno, l’affresco in stile leonardesco dipinto nel 1529 da Bernardino Luini.
Lugano possiede diversi interessanti Musei: quello Cantonale, quello Civico di Belle Arti, l’altro di Arte Moderna e, nel parco civico, l’ottocentesca Villa Ciani, dai soffitti sontuosamente decorati.

La città è contornata da mete belle e interessanti per i panorami che offrono, tutte facilmente raggiungibili: a est il Monte Bré (925 metri); a sud il Monte San Salvatore (912 metri); vette che si raggiungono con la funicolare. Entrambe poetiche sono le etimologie dei due nomi Lugano e Ceresio.
Un dio celtico avrebbe dato il nome alla città e ramificate sarebbero le acque del lago; se passiamo al latino, Lugano era un luogo boscoso e le acque del lago erano cerulee come il cielo!
Altri centri del lago svizzero
Compiendo un giro che segue le sponde del lago si incontrano piccole località, ciascuna con proprie attrattive: da Agno, dove c’è l’aeroporto, si prosegue per la tranquilla Caslano, a fondo lago, sovrastata da una collina di oltre 500 metri.

Poi c’è Ponte Tresa svizzera che fronteggia quella italiana, collegate da un ponte dogana sempre molto trafficato.Sulla penisola a sud di Lugano, circondata dalle acque, spiccano piccoli paesi lungo il Monte Arbostora fra i quali, a bordo lago, il più caratteristico e famoso è Morcote, ex borgo di pescatori e oggi nota località di villeggiatura.
Di fronte a Morcote c’è il piccolo borgo di Brusino Arsizio, sovrastato dal Monte San Giorgio (1097 metri) luogo geo-paleontologico risalente a più di duecento milioni di anni fa e oggi patrimonio Unesco dell’Umanità; è infatti uno dei più importanti giacimenti di fossili del mondo.
Il giro del lago svizzero procede e si incontrano prima Riva San Vitale con la bella Chiesa di Santa Croce, quindi Capolago, località dalla quale parte il trenino per il Monte Generoso (1701 metri).
Risalendo, a Bissone si incrocia il Ponte di Melide che attraversa il lago; restano due paesi svizzeri che affacciano sul ramo di lago che condurrà a Porlezza: sono Caprino e sulla sponda opposta Gandria, cittadina di confine con l’Italia.
Lago di Lugano lombardo, tra le province di Varese e Como
L’itinerario dei paesi prospicienti il lago, ma in territorio italiano è, per così dire, “basso centrico”! Nella porzione di lago che appartiene alla provincia di Varese troviamo quindi Ponte Tresa, collegata alla Valganna e al capoluogo, meta molto frequentata per le puntate in Svizzera per acquisti o per svago.
Il confine è sul torrente Tresa e raggiunge l’altro confine di Fornasette, lungo una strada letteralmente immersa nei boschi. Poi c’è Brusimpiano, nelle cui vicinanze scende la freschissima Cascata del Trallo; si prosegue per raggiungere Porto Ceresio, cittadina lacustre che conserva alcune vestigia militari della ex Linea Cadorna: un sistema di fortificazioni della prima Guerra Mondiale; interessante anche il locale Museo Etnografico.

Vediamo ora i Comuni italiani del lago che appartengono alla provincia di Como, a cominciare dalla famosissima enclave di Campione d’Italia, piccolo comune interamente circondato da territorio svizzero, celebre per il suo Casinò, di recente ampliato su progetto dell’architetto ticinese Mario Botta.
Spostiamoci sul ramo di lago che corre da Lugano a Porlezza. Qui troviamo sul lato sud il piccolo centro di Osteno, sovrastato dal Monte Cecci (1175 metri), mentre dall’altra parte i piccoli borghi di Oria e di San Mamete sono a bordo lago; a nord di Oria si apre la Valsolda, quella del “Piccolo Mondo Antico” descritto da Antonio Fogazzaro.
Resta infine, a conclusione del lago di Lugano, la cittadina di Porlezza, nota per l’antica pieve dedicata a San Vittore e via d’accesso al Lago di Como attraverso la Val Menaggio. Poco dopo Porlezza, si incontra il piccolo Lago di Piano, riserva naturale e sito di importanza comunitaria dell’Unione europea.
Libertas Dicendi n°323 del ‘Columnist’ Federico Formignani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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