Les italiens des Paris, in mostra a Novara

Dal 4 novembre 2023 fino ad aprile 24, in mostra al Castello di Novara, Boldini, De Nittis et les italiens de Paris. La quinta mostra di un interessante percorso espositivo dedicato alla pittura dell’800. Questa volta i protagonisti sono celebri artisti conosciuti a livello internazionale al lavoro nella Parigi fine ‘800, inzii ‘900.

Westminster, l’opera iconica di Giuseppe De Nittis che andrà a Palazzo Reale a Milano a febbraio per la monografica dedicata all’artista. PH courtesy Mets Percorsi d’arte

Una nuova mostra, la quinta dal 2018, ospitata nelle sale del Castello di Novara, un’esposzione di grande livello con opere di artisti di levatura internazionale che scelsero la capitale francese dove formarsi e lavorare per periodi più o meno lunghi, conosciuti come Les Italiens de Paris.

Boldini, DeNittis et les italiens de Paris è a cura della storica dell’arte Elisabetta Chiodini, che con professionalità ed entusiamo ha raccontato durante la conferenza di inaugurazione legami e formazione dei diversi autori. Un periodo spesso sottovalutato quello della pittura dell”800 e che Mets Percorsi d’arte, ha colto e saputo valorizzzare nei diversi percorsi espositivi facendo diventare il periodo storico la cifra di riferimento per le mostre nella città piemontese. Infatti dopo Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini (2018-2019), Divisionismo. La rivoluzione della luce (2019-2009); Il mito di venezia. Da Hayez alla Biennale (2021-2022) e Milano da Romantica a Scapigliata (2022-2023), che hanno tutte registrato un gran successo di critica e di pubblico, ecco questa che durerà fino ad aprile 2024.

Colloquio a tavolino (1890 -1893) di Federico Zandomeneghi presente nella sezione IV della mostra , un grande successo del pittore. PH courtesy Mets

La mostra in 8 sale

Sono otto le sale che all’interno del Castello ospitano le novanta opere in un percorso che riporta nella Parigi dell’800 con quadri di autori famosi primo fra tutti Giovanni Boldini e Giuseppe de Nittis.

Nel percorso espositivo ci si immerge nelle atmosfere d’epoca e ci si immagina negli atelier degli artisti, nei salotti e alle mostre che fin dagli anni ’20 dell’800 e che avevano attratto pittori desiderosi di confrontarsi e studiare la cultura figurativa francese e affermarsi in una panorama sicuramente più sensibile all’innovazione artistitica. Con le prime esposizioni universali a Londra e Parigi che avevano attratto milioni di visitatori da tutta Europa, le due città diventarono fulcro per il mercato dell’arte. L’Exposition Universelle del 1867, intereamente a padiglioni, consacrò Parigi capitale del lusso e delle mode, del progresso e della civiltà, come scrisse Walter Benjamin. E in quel contesto anche il mercato dell’arte diventò florido e in continua ascesa. Fu nel periodo intorno agli anni ’60 dell”800 che i mercanti d’arte fecero a gara per assicurarsi le opere di giovani artisti partiti dall’Italia in cerca di fortuna. Spesso la trovarono, altre volte no, di sicuro i più famosi mercanti d’arte strinsero contratti in esclusiva.

Emozionate per la vividezza dei colori e l’espressione, è L’inglesina di Vittorio Matteo Corcos, livornese giunto a Parigi 21enne. @teresascacchi

Fu il critico- giornalista Diego Martelli a definire per la prima volta il gruppo di artisti, tutti molto giovani, Les italiens de Paris. Un suo ritratto con berretto rosso del Zandomenighi, è esposto in mostra. Presentato dall’artista alla quarta esposizione impressionista del 1879, proviene dalla Collezione Gallerie degli Uffizi.

L’autore del gruppo più noto è forse Boldini, e negli ultimi anni a lui sono state dedicate molte mostre e quasi tutte monografiche, qui è collocato in un periodo in cui un gruppo di artisti vissero a Parigi durante la belle époque, insieme fra gli altri a De Nittis, uno dei più amati dal pubblicoe di cui ancora si è parlato poco.

I trait d’union fra Novara, Milano e Parigi

A febbraio 2024 Palazzo Reale a Milano dedicherà una straordinaria mostra monografica a De Nittis. L’invito quindi a partecipare con il prestito di una delle opere più rappresentative dell’autore , Westimister, è stato accolto con molto entisiamo dagli organizzatori. L’opera sarà trasferita in occasione dell’inaugurazione della mostra milanese per il 23 febbraio.

Si potrà quindi godere di un’esposizione a Novara e proseguire idealmente con un’altra a Milano o il contrario e porre il confronte fra De Nittis e i colleghi italiani “parigini”. Con la possibilità di godere di un biglietto ridotto.

Un altro dipinto di De Nittis lascerà la mostra novarese prima della chiusura per andare a Parigi. Si tratta di Dans le blé, atteso al Museo d’Orsay per la grande mostra Paris 1974 Inventer L’impressionisme, dal 26 Marzo al 14 luglio 2024. Una bella occasione per andare nella ville lumière, ispirati dai pittori dell’800 che là hanno vissuto e dipinto, e rivedere dal vivo i luoghi iconici.

Dans le blè di De Nittis, lascerà la mostra novarese prima della chiusura per andare a Parigi al Museo d’Orsay. Ph courtesy Mets

L’evento novarese è organizzato congiuntamente da Associazione Mets – percorsi d’arte,  Comune di Novara e  Fondazione Castello di Novara. Main sponsor Banco BPM

La curatela della rassegna è di Elisabetta Chiodini, storica dell’arte indipendente, studiosa di arti figurative e di storia del costume e della moda, esperta di arte italiana tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

Le opere in mostra provengono da collezioni pubbliche e private.

Novara da conoscere

Giovane in déshabillé con specchio di Giovanni Boldini, è nell’ultima sezione della mostra dedicata ai “ritratti mondani” tipologia molto amata al tempo. Ph courtesy Mets

La visita alla mostra può essere l’occasione per conoscere Novara, facilmente raggiungibile da Milano in 45 minuti di treno o auto, o Torino in un’ora. La città ha un interessante centro storico e il percorso antonelliano, il tributo all’architetto Alessandro Antonelli, merita una visita. Senza dimenticare una sosta per assaggiare il piatto tipico, la paniscia, a base di riso e fagioili, questa è terra da riso, il salam d’a duja o i famosi biscotti di Novara, a cui sono ispirati i Pavesini. Per i gourmand ci sono gli stellati Tantris e Bistrot Cannavacciuolo e diversi buoni ristoranti.

Altre mostre e la Cupola dell’Antonelli

Una serie di promozioni e convenzioni molto interessanti offrono facilitazioni davvero convenientioltre all’ingresso alla mostra. La visita alla rinnovata Galleria Giannoni, presso il palazzo del Broletto, e per la salita alla Cupola antonelliana di San Gaudenzio, nei periodi in cui è organizzata.

Boldini, De Nittis et les italiens de Paris

4/11/2023 – 7/04/2024

orario

10.00 – 19.00
lunedì chiuso

La biglietteria chiude alle 18,00

Aperture straordinarie: venerdì 8 e martedì 26 dicembre, lunedì 1, sabato 6 e lunedì 22 gennaio, lunedì 1 aprile

Chiuso: domenica 24, lunedì 25 e domenica 31 dicembre

Informazioni utili

Mets Percorsi d’arte

Mostra al Castello di Novara

Testo di Teresa Scacchi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com