Thailandia verde

Inusuale e sconosciuta, la Thailandia più verde si gusta in due percorsi eco turistici: il primo si allarga a settentrione, là dove il paese confina con Birmania e Laos, in quel nord misterioso e intatto, patria delle tribù Lisu e Hmong. Il secondo va verso il caldo sud, oltre Bangkok nella provincie Samut Songkram e Phetchaburi, nelle piantagioni di frutta e cocco.


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UN ECOLOGICO NORD


È il villaggio sulla collina, 50 km da Chang Mai, che ha dato il titolo al Lisu Lodge. In verità tutto nasce dal nome delle tribù transfughe dal sud della Cina e dal Tibet, i Lisu appunto, che agli inizi del ‘900 arrivarono numerose in queste valli. Una comunità etnica assai unita che mantiene vive le proprie tradizioni e che si è dedicata intensamente, qui nel nord della Thailandia, a preservare il patrimonio naturale.

Il lodge è parte di questo progetto e permette a tutto il villaggio di vivere con i proventi che ne derivano. Difatti quasi tutti gli abitanti hanno un ruolo nel mantenimento della struttura e sono occupati come camerieri, cuochi, giardinieri e guide.

Il villaggio è aperto ai visitatori: i miti e ospitali Lisu accolgono i viaggiatori nelle loro abitazioni, mostrano loro il Giardino delle Erbe, un orto curatissimo dove la comunità coltiva le essenze della medicina tradizionale thai.


Le virtù terapeutiche della medicina locale, si apprezzano durante la visita a Alepha lo sciamano della comunità che illustra i rituali magici tradizionali per trovare marito con la simbologia degli ossi di pollo e infine offre una tazza di infuso benefico di erbe. Qui si pratica un turismo a basso impatto e massimo coinvolgimento: si viaggia in bicicletta fino alla Himmapan foundation che promuove un turismo sostenibile e coinvolge i viaggiatori nella vita e nelle diverse culture delle comunità indigene.

Il gesto più green e più partecipato che i Lisu ‘regalano’ al visitore, è il prelievo di piantine di specie locali dal vivaio che poi vengono piantate personalmente nei boschi attorno al villaggio. Un gesto che non si dimentica: ognuno ‘battezza’ la piantina prescelta e interrata, con il suo nome.



Chang Rai Lanjia Lodge

Il Lanjia Lodge si trova al confine con Laos e Birmania, nella zona conosciuta come “Triangolo d’oro” . Il villaggio adiacente al lodge è di etnia Hmong, i fuoriusciti dalla Cina meridionale che, all’inizio del secolo scorso vennero accolti in terra Thailandese. Il lodge domina la valle del Mekong che scorre lento sul fondo in uno scenario paradisiaco. Paradisiaco e variegato è anche il soggiorno: si va dal trekking nelle montagne alla scoperta delle cascate fluviali, alla scuola di batik tenuta dagli abili artigiani locali.

Molto emozionante la crociera con i veloci barchini tradizionali sul fiume Mekong che partono proprio dal punto di congiunzione delle 3 grandi nazioni del sud est asiatico, Thailandia, Laos e Cambogia. Il fiume dal colore marrone giallo era popolato dai famosi pescigatto giganti di oltre tre metri e che arrivavano a pesare anche 300 kg: ora sono in via di estinzione.


Le storie dell’epopea delle pesche miracolose che avvenivano fino agli anni scorsi, sono ancora raccontate dai vecchi pescatori che guidano le lance dei turisti. Da ultimo è quasi un obbligo fermarsi alla piantagione di te “Tea Cher” dove degustare i migliori te verdi prodotti in questa zona.

Prima di volgere verso sud, bisogna passare dalla vivace citta di Chang Mai attraversata dal fiume Ping. A bordo di una barca a coda di scorpione val la pena di fare una crociera guidati dal comandante Samak che racconta le antiche storie della vita fluviale della città e ci narra e ci svela il ricco ambiente naturale che pulsa sulle rive del fiume. A Chang Mai la tradizione vive intatta al Wat Gate, il quartiere più antico della città, dove si trova uno dei mercati più interessanti della regione.

Un bazar interessante e colorato, un punto di vista eccellente per capire l’esprit locale; vi si trova di tutto, dai piatti più strani della cucina thai fino ai vermi essiccati considerati una vera prelibatezza dagli abitanti . Infine, apoteosi di benessere al Lanna Style Spa a Chang Mai. Da provare la specialità locale, un misto fra il tipico massaggio thailandese e quello con erbe e olii essenziali: scioglie le linee dei muscoli principali e aiuta a riaprire i percorsi energetici del corpo.

Segue


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