Playstation? Resta a casa. Non c’è corrente né televisione. Ma il primo campeggio nella natura con mamma e papà non la fa rimpiangere. Perché le avventure in 3D più entusiasmanti non stanno nel piccolo schermo.
Vi immaginate l’emozione di un cielo stellato, la soddisfazione per una cena preparata su un fornellino da campo, l’ambiente intimo di una tenda, il silenzio … Non parliamo del campeggio classico, più notti in un camping attrezzato, ma della singola notte passata in montagna, magari nei pressi di un bel laghetto, solo noi, i nostri “cuccioli”, le stelle e la tenda. Certo, mancano le comodità, non c’è un bagno, né un ristorante, e si deve portare tutto sulle spalle, a volte bimbo compreso. Ma non si deve aver paura nel tentare l’esperienza, perché ai vostri figli piacerà assai più di qualsiasi hotel a mille stelle super attrezzato con baby nursery. Va bene, forse è il caso di portarsi anche un giochino di scorta, ma si consideri che le fasi di allestimento del campo, il montaggio della tenda, la preparazione dei pasti, l’esplorazione dei dintorni e così via sono tanto coinvolgenti, che ben di rado il piccolo campeggiatore avrà l’esigenza di mettersi a giocare con qualcosa portato da casa. Un equipaggiamento aggiuntivo è necessario per i bimbi più piccoli: pannolini e biberon sono ingombranti, ma, in fondo, pesano sempre meno di una macchina fotografica reflex! La cosa più difficile sarà convincere il piccolo avventuriero che dovrà camminare, perché le spalle di papà e mamma sono già abbastanza sovraccariche di zaini. Per questo è importante, per la prima volta, scegliere una meta vicina, senza troppo dislivello, come il bellissimo Lac d’Arpy (2066 m), in Valle d’Aosta. Si raggiunge in auto il Colle San Carlo (1971 m), lungo la Valdigne, tra Morgex e La Thuile. Sul colle si trova un parcheggio, un hotel-bar-ristorante e un’area di sosta, con panchine e tavolini, accanto a un
minuscolo laghetto che ospita il raro Tritone Alpino e a una fontana dove far rifornimento di acqua. L’itinerario parte quasi davanti all’Hotel Genzianella, ben segnalato da cartelli di legno ed identificato con il numero 15. Percorre una facile sterrata graduale, che passa quasi sempre all’ombra del bosco, con un dislivello di circa 100 metri ed una lunghezza di 3 km. C’è un unico bivio cui prestare attenzione: si deve prendere a sinistra, sempre seguendo i cartelli gialli “15” e “Lac d’Arpy”, ignorando il vistoso cartello di legno che può facilmente ingannare (le frecce indicative sono corrose). Il sentiero prosegue con alcuni sali-scendi, affiancato da comode panchine di legno. Superato un fontanile, il bosco si dirada aprendo la visuale sull’imponente cascata ,che scaturisce dal lago stesso. Un’ultima breve salita porta sul
bordo della conca che lo ospita offrendolo alla vista. Prendendo a sinistra si supera un ponte di legno e ci si trova subito su prati assolati, a destra ci si inoltra tra i larici e le pozze d’acqua, che affiancano il fratello maggiore. Normalmente si impiegano circa tre quarti d’ora, ma con bambini e zaini carichi va considerata almeno un’ora o anche un’ora e mezza. Ci sono più posti possibili per organizzare il “baby camp”. Se volete essere un po’ nascosti si deve scegliere il lato a destra della strada di arrivo. Considerate, però, che la maggior parte delle piazzole disponibili sono in fondo a delle cunette e se dovesse piovere ci vi trovereste immersi nell’acqua! Se preferite il panorama, anche a costo di restare un po’
esposti al vento, l’ideale è il versante sinistro, oppure in fondo, sui prati nei pressi dell’affluente. Da qui la vista è spettacolare e spazia sulle pareti delle Grandes Jorasses, del gruppo del Monte Bianco! Il torrente, il lago e i massi che lo affiancano e la vegetazione in cui cercare mirtilli (attenzione: raccogliere senza danneggiare nulla!) scatenano la fantasia dei piccoli, che si sentiranno novelli esploratori di spazi incontaminati. L’unico inconveniente di questa posizione è che al mattino il sole impiegherà un po’ a raggiungere le tende, il che significa che, per colazione, conviene prendere tutto il necessario e spostarsi sull’altro lato del lago, così da poterla fare al calduccio. Seguiranno altri giochi sfrenati e quindi lo smontaggio del campo che, curiosamente, quasi sempre è più lungo del montaggio … e qualcuno ci deve ancora spiegare come mai, dopo una cena e una colazione senza risparmio, gli zaini sembrano sempre più pieni del giorno prima … È meglio non attardarsi troppo nella fase dello smontaggio, il regolamento della montagna prevede che il pernottamento in tenda (bivacco) si possa fare solo dal tramonto all’alba, quindi non si esageri a tenere la tenda allestita; anche e soprattutto per non danneggiare il sottostante terreno erboso, che patirebbe un lungo schiacciamento. Una volta tornati al Colle San Carlo si consiglia di effettuare una breve digressione in direzione opposta, passando accanto all’hotel: si percorre una strada sterrata che porta in circa 15 minuti alla Tête d’Arpy, una balconata naturale sul Monte Bianco e sulla conca di Courmayeur. Una vista magnifica! Le vostre baby birbe ricorderanno per sempre la magnifica esperienza e per la vostra famiglia sarà negli anni motivo di bei ricordi…Buon campo sotto le stelle, lo spazio è nostro amico!
Testo e foto di Franco Voglino e Annalisa Porporato © RIPRODUZIONE RISERVATA
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