Sabato mattina un terremoto di magnitudine 7.8 ha colpito lo stato del Nepal. L’epicentro è stato identificato tra la capitale Kathmandu e la città di Pokhara. Sono circa 1,000 le vittime accertate e molte altre sono ancora intrappolate sotto le macerie. Il terremoto si è abbattuto su questa bellissima terra, già colpita una volta da un disastro sismico nel 1934. Tutta la regione ha avvertito scosse, dall’India al Bangladesh fino al Tibet. Il campo base dell’Everest è stato evacuato in seguti a violente valanghe che hanno messo in pericolo di vita gli alpinisti. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza.Molti degli edifici storici di questo Paese sono andati distrutti, templi, torri e parti del palazzo reale, tutti dichiarati Patrimonio UNESCO. Tra gli edifici rovinati c’è la torre Dharahara, simbolo della città di Kathmandu. Le comuncazioni sono ovviamente difficoltose, ma molte ONG e società stanno offrendo dei programmi per facilitare il recupero delle vittime e la comunicazione verso e da il Paese. Tra queste Viber ha promosso chiamate gratuite dirette fuori dal Nepal e Google ha lanciato People Finder, uno strumento che permette alle persone di cercare le vittime più facilmente, mandare messaggi e postare informazioni.
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