Tutti i golf del Presidente

Sono 17 i campi da golf frequentati da Donald Trump nel mondo.

Donald Trump con Mark Wahlberg (Photo by Steve Jurvetson)

Trump si, Trump no. Forse mai come ora un Presidente USA è stato e continua ad essere al centro di contestazioni, on solo dentro i confini nazionali, ma addirittura in tanti altri Paesi dei cinque continenti. Non sta a noi valutare le sue qualità presidenziali. Il tempo le racconterà. Da appassionati di golf non possiamo, però, considerare cosa significa Trump Golf nel mondo. Dalla Scozia a Palm Beach, da Los Angeles a Dubai i campi Trump sono inseriti in  alcune delle proprietà più esclusive del pianeta e i loro tracciati sono ormai icone del grande golf.

Royal Aberdeen Golf Club in Scozia

In tutto sono 17 (ad oggi). Negli States questi sono 12. Gli altri sono in Scozia (Aberdeen e Turnberry), Irlanda (Doonbeg) e Dubai (Trump International e Trump World). Quelli statunitensi (si chiamano tutti Trump National) sono il Doral a Miami, a Ferry Point di New York, a Los Angeles, a Bedminster nel New Jersey, a Charlotte in Nord Carolina, a Colts Neck in New Jersey, nella Hudson Valley di New York, a Jupiter in Florida, a Palm Beach in Florida, a Filadelfia, a Washington e a Westchester nello stato di New York. Undici dei 17 campi sono privati, cioè ci si può giocare solo se soci o invitati (con molte limitazioni). Giocare nei pochi aperti a tutti non è proprio tanto economico. 450 dollari di green fee per il percorso Blue Monster del Doral di Miami, 230 sterline per quello di Aberdeen, 230 dollari per Los Angeles, 130 sterline per Turnberry, 50 euro per Doonbeg.

Ovviamente tutti i campi portano la firma di architetti famosi o giocatori prestigiosi che mettono la loro sigla sui campi più esclusivi, da Hawtree a Nicklaus, da Greg Norman a Tiger Wood, da Tom Fazio a Pete Dye. Il primo campo realizzato è stato quello di Palm Beach nel 1999. L’ultimo, il Trump World di Dubai. per il 2018 è attesa l’apertura del 18esimo percorso. Sorgerà in Indonesia e sarà il primo campo Trum in Asia. La progettazione è stata affidata ad Ernie Els. Abbiamo giocato su alcuni di quelli pubblici e sono semplicemente straordinari, sia per l’ambientazione, sia per la cura meticolosa che viene loro riservata. Immaginiamo che sia ancora meglio sui tanti privati. Si sa, Trump ama circondarsi da milionari come lui e per loro ha creato queste oasi dove la vita e il gioco del golf assumono una dimensione dorata, forse abituale per gente come loro, ma certamente emozionante per i comuni mortali. E allora, almeno sui campi da golf, lunga vita al Presidente!

Testo di Pietro Busconi |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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