Le ‘Case Museo’ degli scrittori famosi

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Una casa è solo una casa, si dirà. Ma non è proprio così, perché molte di queste costruzioni  modeste o sfarzose, minimali o monumentali, estrose o severe – hanno rappresentato il buen retiro, il bozzolo protettivo, la culla dei sogni di personaggi che hanno dedicato la loro vita a scrivere pagine immortali, ad esclusivo conforto spirituale dell’umanità. Sono abitazioni che godono di fama riflessa, perché coloro che le hanno abitate, col lavoro e la notorietà universale dei capolavori prodotti, hanno reso possibile questa sistematica trasposizione di ‘notorietà’.

Sono quindi case da amare e visitare con rispetto, con gratitudine e quasi in punta di piedi, come se il ‘mitico’ proprietario fosse tuttora vivo e presente. L’emozione del visitatore è assicurata; quasi sempre i vari locali conservano l’aura e il fascino di antiche presenze. Pensando alla Divina Commedia, dunque, è logico parlare della casa abitata da Dante Alighieri. Si trova nel cuore della Firenze medioevale, al numero 1 di Via Santa Margherita e oggi ospita il Museo Casa di Dante. L’edificio principale, diviso su tre piani e ricostruito nei primi anni del XX secolo, raccoglie documenti della vita privata e pubblica del sommo poeta, qui nato nel 1265.  Un tempo la zona veniva identificata come proprietà delle ‘case degli Alighieri’ che la credenza popolare riteneva fossero nei pressi della Torre della Castagna.

La casa più conosciuta d’Italia si trova sul lago di Garda ed è la dimora di Gabriele D’Annunzio.  Il ‘Vittoriale degli Italiani’ è la cittadella monumentale che il ‘Vate’ fa costruire fra gli anni  1921 e 1938, a Gardone Riviera. Non soltanto una casa, ma un insieme di edifici, vie, piazze, teatri, giardini, parchi, corsi d’acqua e un imponente mausoleo che ne ospita le spoglie mortali. La vita mondana, clamorosa e aristocratica di Gabriele d’Annunzio ha fatto da corollario al valore poetico della sua produzione migliore; superando le consuetudini della poesia tradizionale l’opera dello scrittore di Pescara ha collegato la letteratura italiana alle più avanzate espressioni europee. La casa milanese di Via Morone 1, oggi sede del Museo Manzoniano, è stata la dimora di Alessandro Manzoni; qui l’autore dei Promessi Sposi ha vissuto dal 1814 al 1873, anno della sua morte. Vi sono esposti documenti, fotografie, oggetti personali, lettere autografe che raccontano la trama dei suoi affetti e dei suoi interessi letterari. Visitando le austere stanze e lo studio di ‘Don Lisander’, si percepisce un’atmosfera raccolta e signorile, in assoluta armonia con il carattere dello scrittore.

Sempre a Milano, per un certo periodo di tempo, ha vissuto anche il sommo poeta Francesco Petrarca, pur se la dimora che viene ricordata è l’ultima che ha visto, nell’anno 1374, la sua morte. Il palazzo trecentesco si trova ad Arquà ed è stato ampliato nel XVI° secolo. Oltre che per l’inarrivabile produzione poetica, Petrarca è ricordato per il ruolo di primo piano avuto nello sviluppo del volgare come lingua letteraria. All’interno della casa di Arquà vi sono stanze affrescate con scene ispirate alle sue opere e all’esterno il giardino interpretato dal poeta come paradiso della mente e luogo sacro alla poesia e alla meditazione.

Il luogo nel quale è nato e ha trascorso gran parte della sua breve esistenza Giacomo Leopardi si trova a Montemorello, uno dei tre castelli nei quali Recanati era un tempo divisa. Il Palazzo Leopardi, oltre alla Biblioteca storica, ospita periodicamente mostre dedicate ad aspetti meno conosciuti della vita e dell’opera del poeta. In provincia di Firenze, a Certaldo Alto, c’è l’abitazione trecentesca di Giovanni Boccaccio, autore del celeberrimo Decameron. All’interno di questa casa museo troviamo la biblioteca, la stanza del poeta, gli abiti delle dame ritratte nelle novelle, misteriose scarpette del XIV secolo e una fresca atmosfera letteraria. Molte altre ‘case’ andrebbero ricordate, essendo numerosi i personaggi che hanno arricchito la storia letteraria d’Italia, Si può concludere questa breve escursione fra le dimore degli scrittori, ricordando quella abitata da Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1934. La casa natale è una costruzione rurale di fine Settecento, situata nelle campagne dell’agrigentino, in Sicilia. Le stanze ospitano una vasta collezione di fotografie, recensioni e onorificenze, prime edizioni di libri con dediche autografe, quadri d’autore dedicati allo scrittore, locandine delle sue opere più famose rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Prossimo all’abitazione c’è un vecchio pino presso il quale Pirandello ha voluto essere sepolto.

del ‘Columnist’ Federico Formignani | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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