Parchi del Friuli e Orti del Veneto

Ecco una nuova escursione tra le meraviglie botaniche e floreali delle Regioni italiane. Oggi è la volta di due Regioni: Veneto, con Orti di Casanova dell’Hotel Cipriani di Venezia-Giudecca e Friuli con il bellissimo Parco del Castello di Duino, prossimo a Trieste. Abbiamo già avuto modo di dire, in occasione delle precedenti ‘visite’ a realtà botaniche simili a queste, che la scelta, tra il molto disponibile sull’intero territorio nazionale, è riservata a quei siti che presentano motivi di particolare curiosità storica e di conseguente conservazione e cura, a tutto vantaggio dei visitatori.

Pare proprio che le due località (Venezia-Giudecca e Trieste-Duino) rispondano pienamente a tale criterio.

Orti di Casanova, Hotel Cipriani – Famosissimo è l’Hotel, situato sull’isola di Giudecca, ma ancora più interessante è la tradizione del ‘verde’ a Venezia. Risale all’anno 1330 il permesso dato dalla Serenissima Repubblica al medico Gualtieri di coltivare la punta di Sant’Elena ‘pro erbis’. Nel 1400 gli orti botanici a Venezia erano già numerosi e, tra il Seicento e l’Ottocento, crescono ancora, così da risultare al primo posto rispetto alle zone d’Italia. Per quanto riguarda la Giudecca, esisteva un giardino rinascimentale molto noto, voluto dalla Dogaressa Loredana Mocenigo-Marcello. Accanto al giardino sorgeva Palazzo Nani, del quale un antico portale indica oggi l’ingresso secondario dell’Hotel Cipriani. La zona dell’hotel è ricca di piante, di fiori ornamentali e degli Orti Salsi che forniscono all’albergo i cosiddetti ‘ filari di Casanova’; la tradizione indica che l’illustre veneziano frequentasse questa parte di Venezia molto assiduamente, perché prossima al Collegio delle Zitelle. Le ‘giovani grazie’ appetite dal dongiovanni Casanova erano molte, belle e di buona famiglia! Il giardino storico è stato progettato dal noto architetto Pietro Porcinai. Vi figura un Nettuno al centro di una vasca di ninfee rosa, oltre a peonie, azalee, ortensie. Fra gli alberi vi sono cipressi, melograni, aceri penduli, cespugli di lavanda e camelie. Tra l’hotel e Palazzo Vendramin si estende il vero giardino: spazioso, luminoso, rivolto alla laguna in direzione dell’isola della Grazia cinto da un muro ricoperto di lucida edera e rose rosse ‘Baccarà’. In ricordo del personaggio che ha dato il nome agli orti, si produce ancor oggi il vino rosso ‘Casanova Salso’ dal retrogusto salato.

 

Parco del Castello di Duino – In località Duino-Aurisina, poco prima di Trieste, si snoda su vari livelli, con cascate di fiori in mezzo alla tipica vegetazione mediterranea, questo parco creato dalla principessa Maria von Thurn und Taxis nella seconda metà dell’Ottocento e riorganizzato nel 1956 dal nipote Raimondo che, esaurita l’occupazione militare inglese nel 1954, si prese cura del magnifico complesso botanico. Altri lavori, su desiderio del principe Carlo Alessandro, sono stati eseguiti nel 1988 e nel 2003. Il castello vero e proprio è stato ‘protetto’ – dalla salsedine e dagli impeti della bora triestina – da una corona di alti e robusti cipressi, pini e tassi. La zona interna della macchia mediterranea, così riparata dalle periodiche inclemenze del tempo, è piena di fiori; c’è un intricato percorso di viali fitti di rose, con pareti di bignonie (un arbusto rampicante con fiori rosa) e plumbago (altro arbusto con fiori azzurri), aiuole di valeriana e salvia splendens che si aprono su un delizioso parterre. Dietro la vasca, attraverso una strettoia, si accede all’antico fossato una volta colmo d’acqua e oggi di fiori. Dall’alto piovono rose canine, in terra si mescolano impatiens e margherite, contornati da imponenti cespugli di ortensie. A un secondo livello del giardino si diparte una trama di viottoli che si perdono nella macchia. Una splendida galleria di rose, sorretta da una statua, immette in un viale di cipressi con vista sul vecchio castello. Più in basso, oltre gli alberi nodosi tra i quali spiccano i Celtis australis, che crescono sulla roccia, lo sguardo si perde sul mare e sull’incantevole baia di Trieste. Verso la costa, il parco si apre su vasti spiazzi circondati da cipressi e magnolie, mentre un lungo viale di cipressi tappezzato d’impatiens (conosciuti come ‘fiori di vetro’), riconduce al Castello. Un luogo da non perdere: panorami di mare, di verde, di pietre e profumo di storia.

del ‘Columnist’ Federico Formignani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com