Milano si copre di verde

Milano si è messa in testa di diventare una città leader a livello mondiale nella corsa verso il verde urbano.

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Un’immagine del Parco Sempione, il polmone verde di Milano Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Oramai trito e superato il luogo comune di una città nebbiosa, polverosa, triste e malsana. A cominciare da un’urbanistica che sta bruciando i tempi, con realizzazioni architettoniche che sono sotto gli occhi di tutti, la città ha l’obiettivo dichiarato di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030.

Dove? In tutta l’area metropolitana, coinvolgendo con l’esempio e mediante doverosi protocolli di intesa e collaborazione, anche Comuni della fascia esterna alla città. C’è chi ha definito questo progetto un esercizio di stile; è al contrario un progetto di forestazione urbana promosso dal Comune e dal Politecnico, in unione a un gran numero di aziende, associazioni, enti culturali e istituzioni pubbliche, teso ad affrontare la questione ambientale nel suo insieme.

Le piantumazioni a Milano, negli ultimi tre anni, sono più che raddoppiate. Un buon indice di raffronto è quello che tiene in considerazione la nascita di bambini (da tempo in crisi rispetto ai numeri del passato) e l’esigenza di creare ossigeno e ambiente idoneo per la loro crescita: nel 2019 sono nati circa 9.000 bambini e sono stati messi a dimora circa 20.500 alberi; questi nuovi alberi, che comprendono quelli abbattuti perché malati o caduti a causa del maltempo, unitamente a poco più di 13.000 arbusti, porteranno il patrimonio verde della città a 480.000 alberi, più di metà dei quali gestiti direttamente dai tecnici del Comune.

Il polmone della città

Il Bosco Verticale di Stefano Boeri a Milano Foto di Laura Gargiulo da Pixabay

Un progetto complesso e straordinario come quello di cambiare abito a una città (da grigio storico a verde!) richiede naturalmente diverse azioni coordinate. Per mezzo di fotografie, per individuare le zone sulle quali intervenire, è stata mappata un’area vastissima; quasi mezzo milione di alberi sono quelli del territorio comunale, ai quali va aggiunta una stima di circa cinque milioni e mezzo di verde nei 133 Comuni che ruotano attorno al capoluogo lombardo.

Risultati che possono essere raggiunti in diversi modi e Stefano Boeri, Presidente delle Triennale e artefice del famoso Bosco Verticale del quale tutto il mondo parla, ne individua un paio particolarmente significativi: recuperare terreno a scapito delle aree a parcheggio darebbe spazio a circa 150 mila alberi; più ancora il progetto di bonifica degli ex scali ferroviari, destinati ad accogliere altre 250 mila piante. Nel progetto, c’è persino una stima embrionale dei costi da sostenere: 500 euro dove oggi c’è l’asfalto, il cemento; circa la metà se si lavora in un’area già verde, mentre la manutenzione annua si aggirerebbe sui 100 euro per albero.

Quello di ForestaMi è un progetto globale che ha visto e vedrà interventi di ripristino e manutenzione delle zone umide, dei boschi esistenti attorno alla città e delle alberature al suo interno; l’intero sistema tutela e favorisce la biodiversità, riduce il riscaldamento atmosferico, assorbe le polveri sottili e abbatte la CO2. Insomma: gli alberi migliorano la qualità della vita e della salute a tutti i livelli.

I progetti futuri

Il giardino terapeutico del Policlinico che sarà pronto nel 2023 a Milano foto www.policlinico.mi.it

Vediamo i parchi. L’obiettivo più ambizioso è la realizzazione di un grande parco Metropolitano; un parco di circa 3 milioni di metri quadri, connesso con i due parchi esistenti: Nord e Sud. In fase di completamento è il nuovo parco al quartiere Adriano, primo di una serie che da qui al 2030 prevede la nascita di 20 nuovi parchi nei diversi quartieri della città; ad esempio, i parchi della zona Farini e quello in piazza d’Armi, che saranno grandi quanto il parco Sempione.

Altri lavori di piantumazione sono previsti nei terreni della Fondazione Ca’ Granda, a Quarto Oggiaro e a Merezzate, il quartiere che sta nascendo vicino a Rogoredo, oltre che nell’area di Porto di Mare, al Corvetto e nel Bosco-in-Città. Molte altre le realizzazioni previste fuori dai confini comunali; un’area verde interessa la zona di Abbiategrasso e un’altra Albairate; poco lontano, a Morimondo, c’è in previsione di riconvertire una zona adibita a parcheggio.

Poi ci sono i “piccoli progetti” (ad esempio il restyling di piazza Sant’Agostino e gli arbusti previsti in corso Buenos Aires); dalla riconversione verde di tetti, pareti e cortili, alla valorizzazione degli spazi comuni dei caseggiati ripavimentando alcune superfici, mettendo panchine e creando due nuove aree gioco per bambini.

Tutto questo, coinvolgendo cittadini, studenti, associazioni e aziende private. ForestaMi ha anticipato il percorso del Governo: la Legge Clima che prevede, entro il 2050, la de-carbonizzazione dell’intero Paese. Sul Geoportale di Milano (geoportale.comune.milano.it) è possibile seguire l’evoluzione del verde in città e il destino di ogni singolo albero gestito dal Comune.

Libertas Dicendi n°285 del ‘Columnist’ Federico Formignani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com