Picnic gourmet fra gli ulivi di Palazzo di Varignana

Picnic d’estate ospitati nello splendido resort Palazzo di Varignana sui colli di Castel San Pietro Terme, a due passi da Bologna. Adesso si adotta anche un ulivo. Testo di Sonja Vietto Ramus

Zucchine in fiore ripiene di raviggiolo (un formaggio tipico dell’Appennino tosco-romagnolo, ndr) con crumble di piadina, strozzapreti alle piccole verdure e crema di rucola, frolla con zabaione e pesche del frutteto.

E’ un menù gourmet di cinque portate (due antipasti, un primo, un secondo e un dolce) quello preparato ad hoc dagli chef Francesco Manograsso e Roberto Cortesi di Palazzo di Varignana per i picnic d’estate ospitati nello splendido resort sui colli di Castel San Pietro Terme, a due passi da Bologna.

Ogni mercoledì sera, sino all’8 settembre, dal tramonto alla mezzanotte, i filari di ulivi e il giardino ornamentale di Villa Amagioia (una delle dimore di Palazzo di Varignana), diventano la cornice perfetta per un picnic chic con protagoniste le materie prime a Km0 dell’azienda agricola del resort e l’olio evo, fra i più premiati di tutt’Italia.

Ogni pianta dell’uliveto secolare – in tutto sono 67 – è impreziosita da un allestimento di luci, coperte e cuscini per rendere l’esperienza gastronomica ancora più suggestiva, immersi nella natura e deliziati da sapori autentici.

All’arrivo, fra le 19 e le 20, si è accolti all’ingresso del labirinto vegetale di Palazzo di Varignana da dove, con una piacevole passeggiata, si raggiunge l’ulivo assegnato per poi ricevere un grazioso cestino da picnic con tutto l’occorrente per l’esperienza gastronomica e una bottiglia di vino, a scelta tra rosso e bianco.

Un gustoso aperitivo al cartoccio con brindisi prima di gustare gli sfiziosi antipasti a cui seguono le due portate principali e il dolce serviti direttamente sul prato dal personale di Varignana. Sotto le fronde del proprio ulivo si può così assaporare il gusto di una tavola con piatti da ristorante gourmet in un’atmosfera da sogno, sull’erba e con tutti i confort.

E se dopo il “picnic del mercoledì” ci si vuole immergere nella natura più autentica del luogo si può scegliere di passeggiare fra il vigneto ottagonale, la pergola dei meli o l’arco dei noccioli. O ancora ammirare le dimore antiche e i giochi di luce e d’acqua sotto il cielo stellato del resort.

Adotta (e dai un nome) a un ulivo

Fra le tante iniziative promosse da Palazzo di Varignana, inaugurato nel 2013 da Carlo Gherardi, imprenditore lungimirante che ha proceduto al restauro di palazzo Bargellini Bentivoglio e riconvertito vecchi edifici rurali creando un relais fra i più lussuosi d’Italia, c’è anche quella per adottare un albero di ulivo.

La struttura ha infatti avviato un progetto di riqualificazione agronomica del paesaggio mettendo a dimora più di 100mila piante su una superficie di 100 ettari. Grazie alle competenze professionali di agronomi ed esperti Palazzo di Varignana offre la possibilità di aderire a questa importante scelta etica che si propone di coniugare natura, sostenibilità, lavoro dell’uomo e, non per ultimo, l’amore per l’olio d’oliva. Informazioni e modalità di adozione degli ulivi sono disponibili sul sito www.palazzodivarignanafood.com

Quattro chiacchiere con chef Francesco Manograsso

Classe 1986, calabrese di Amendolara, “paese dei mandorli” in provincia di Cosenza, Francesco Manograsso dal 2014 è lo chef di questo esclusivo resort che si estende su una superficie di 230 ettari impreziositi, fra l’altro, da cantina, frantoio, orto, frutteto, mandorleto e persino da un appezzamento di terra dedicato alla produzione di zafferano.

I menù proposti per i picnic estivi del mercoledì utilizzano materie di grande qualità, tipici di questa terra e rigorosamente di stagione.

Un menù con profumi e sapori dell’orto di Palazzo di Varignana: Francesco, come si esprime lo spirito green nella sua cucina?

La mia cucina nasce da un’attenta osservazione di quello che le nostre terre ci regalano. La sua massima espressione è la realizzazione di piatti che valorizzano le materie prime di ogni stagione rispettandone i profumi e l’eccellente qualità. Abbiamo la fortuna di avere Oli Extravergine di Oliva pluripremiati in Italia e nel mondo e questo completa ogni mio piatto con una nota green sensazionale.

Quali sono i suoi sapori, le sue ricette preferite?

È una domanda a cui è difficile rispondere perché i sapori e le ricette maturano insieme alla mia persona e al mio percorso come chef. Quando ero più giovane avevo una preferenza assoluta per i profumi estivi, la melanzana, il basilico, il pomodoro. A Palazzo di Varignana abbiamo la fortuna di avere un’azienda agricola che produce una grandissima varietà di materie prime.

Mi accorgo che ogni stagione porta con sé una grande ricchezza di sapori ed è per me una sfida riuscire a creare i miei piatti a partire da quello che la terra ogni giorno ci offre. Ad ogni modo, l’estate è l’estate, e quando lavoro con i sapori freschi della mia infanzia, è sempre una grande emozione.

Un picnic fra antichi uliveti. Se dovesse scegliere la ricetta che meglio rappresenta il “gusto della tavola servito sull’erba”, quale sarebbe e perché?

Sicuramente l’anatra leggermente affumicata con giardiniera di verdure e salsa verde. Il concetto è rustico, ricorda quasi un salume, ma con la raffinatezza e la delicatezza propria dell’anatra. Ho utilizzato delle tecniche specifiche per far sì che le lavorazioni della materia prima la esaltassero senza modificarne l’essenza.

È perfetta per il picnic, potrebbe anche farcire un panino insieme alla sua giardiniera.La giardiniera…beh, si racconta da sola, le verdure di stagione, un prodotto della terra, esaltato dalla salsa verde, quel sapore fresco che amo.

Testo di Sonja Vietto Ramus. Foto di Sonja Vietto Ramus e Palazzo di Varignana |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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