Laghi Alta Italia: Lago d’Orta (Cusio)

Il primo appuntamento con i grandi e piccoli laghi dell’Italia del Nord, che nella quasi totalità sono situati in Lombardia, parte da un lago interamente piemontese: il lago d’Orta, detto anche Cusio.

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Foto di Fabio Valeggia da Pixabay

Nuova vita per le acque

È bello iniziare dicendo che la qualità delle acque del lago d’Orta oggi è, fra quelle di tutti i laghi italiani, la migliore; un bel passo in avanti rispetto alla situazione catastrofica del 1983, anno in cui il Cusio era un lago acidificato, in pratica morto, per via degli scarichi industriali.

Dalle acque profonde (sino a 143 metri) e balneabili, al nome che le identifica: lago di San Giulio nel medioevo, lago d’Orta dal XVII secolo. Il precedente nome latino (Lacus Cusius) è un’errata interpretazione del Lacus Clisius contenuto nella Tabula Peutingeriana,copia del XII secolo di un’antica carta romana contenente le vie militari dell’Impero.

Orta San Giulio e il Sacro Monte

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Foto di Gabriele Leonardy da Pixabay

La cittadina più importante del lago è anche uno dei borghi più belli d’Italia. Montagne verdi e ondulate, acque dai mille riflessi e la visione rassicurante dell’isoletta fanno di Orta un concentrato di bellezza e serenità.

La centrale piazza Motta a bordo lago è caratterizzata dal palazzo della Comunità, eretto nel 1582, che poggia su un loggiato affrescato da stemmi araldici e meridiane; questo è il cuore di Orta ed è il salotto elegante del piccolo centro sul quale affacciano ristoranti, negozi, boutique, gelaterie. 

Le altre vie o piccole piazze sono tutte collegate a piazza Motta: via Bersani, la più antica del paese; la via Olina, con bei palazzi del Cinque-Seicento; poi le piazze Ragazzoni e San Bernardino, il largo De Gregori, tutte abbellite da eleganti stabili a due, tre piani – molti dei quali restaurati; le tinte delle case sono pastello e numerosi i balconcini in ferro battuto.

Da piazza Motta, lungo la via Gemelli, si sale alla chiesa di Santa Maria Assunta, del Quattrocento, rimaneggiata in stile barocco.

Sacro Monte San Francesco

Da Orta si sale agevolmente alla sommità della piccola penisola che la contiene tutta, arrivando alla chiesa di San Nicolao e all’interessante nucleo formato da 20 Cappelle dedicate al Santo di Assisi.

Il complesso monastico è stato edificato tra gli anni 1590 e 1785; le cappelle contengono gruppi scultorei in terracotta che testimoniano la vita e le opere di San Francesco. Il sottostante lungolago 11 settembre 2001, ospita piccole case e diverse spiaggette.

Isola di San Giulio

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Foto di Gabriele Leonardy da Pixabay

La prima chiesetta dell’isola, secondo la leggenda, è stata edificata da Giulio, missionario greco, nell’anno 390 d.C., dopo aver liberato l’isola, infestata da draghi e serpenti.

La chiesa attuale risale al X, XI secolo e fa corpo unico con un bel campanile romanico visibile dalle sponde del lago. Chiesa piccola dall’interno spazioso, la Basilica di San Giulio, con affreschi del XIV secolo e rifacimenti barocchi del Settecento. Bellissimo il pulpito in pietra serpentina scura del XII secolo.

Il convento ospita ora suore benedettine di clausura. L’isoletta si gira in una ventina di minuti. Luogo di silenzio e meditazione, questo. Non vi sono auto e non si può nuotare; sarebbe eccessivo disturbo.

I luoghi attorno al lago

Da Orta, verso nord, si passa da Pettenasco dove una strada conduce all’interno verso Armeno e il monte Mottarone. Proseguendo, si arriva ad Omegna, percorsa dal torrente Nigoglia, che è anche l’unico emissario del lago.

La cittadina ha un bel centro storico; il resto del territorio è occupato da grandi complessi industriali (Bialetti, Alessi, Lagostina, ecc.) e numerose fabbriche di sanitari. Dai 600 metri d’altitudine di Quarna, località sopra Omegna, si gode uno dei panorami più belli dell’intero lago.

Scendendo verso sud, sulla sponda opposta dirimpetto ad Orta, ecco il centro di Pella, paese che ha una bella chiesa dotata di abside a colonne tronche; da qui si può salire sino alla chiesa barocca della Madonna del Sasso, con un’altra splendida vista del lago.

A San Maurizio d’Opaglio c’è il curioso museo del rubinetto e più a sud, a Gozzano, si trova l’unica spiaggia sabbiosa del lago. Prima di abbandonare definitivamente il lago d’Orta è possibile visitare sulle vicine alture la Torre di Buccione del XII secolo, con mastio centrale a pianta quadrata, antico posto di vedetta sulla strada che, lungo il Cusio, conduceva e ancora conduce al Passo del Sempione.

Libertas Dicendi n°305 del ‘Columnist’ Federico Formignani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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